Crollo Campo Fossa, gravi irregolarità


L’Aquila – SETTE GLI INDAGATI, MA SONO TUTTI MORTI – (Nella foto esclusiva InAbruzzo.com il cratere del palazzo crollato, e sullo sfondo quello attiguo fortemente danneggiato) - Nel crollo di via Campo di Fossa, 27 vittime, uno degli episodi più strazianti nella pur tratgica vicenda delle vittime del sisma, la Procura ha individuato sette presunti responsabili, che tuttavia non potranno essere perseguiti penalmente perchè deceduti. Il palazzo crollato infatti risaliva agli anni Sessanta. Saranno tuttavia possibili azioni risarcitorie nei confronti degli eredi delle persone decedute. Stando alla ricostruzione dei fatti da parte dei magistrati, nell’edificazione del palazzo vi furono gravissime omissioni e gravi violazioni: un piano in più rispetto all’elaborato progettato, e carenze nei pilastri della struttura in cemento armato, la cui gravità è drammaticamente dimostrata dal crollo del 6 aprile. L’edificio si sbriciolò letteralmente portandosi via una quantità di vite e aprendo insanabili tragedie nelle loro famiglie. Il crollo di via Campo di Fossa suscitò enorme impressione, anche perchè gli interventi dei soccorritori non furono davvero immediati. Occorsero ore prima che si potesse lavorare davvero per tentare di scavare tra le macerie, anche perchè la stradina era ingombra.
In seguito, si parlò di cavità naturali sotto il palazzo, ma le indagini portarono a concludere che erano invece opera umana, forse antichi scantinati. Altri parlarono di cavità sotto via Venti Settembre, documentate anche con storiche foto, e riempite con macerie e materiale di risulta. L’inchiesta ha portato, secondo la Procura, a risultati ben precisi: una struttura sovraccaricata da un piano in più e pilastri non adeguati. tra gli indagati i committenti dell’edificio, una notissima impresa, tecnici di uffici pubblici, noti ingegneri aquilani e altre persone che, però, non ci sono più.


10 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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