Meno aerei da guerra, e soldi all’Abruzzo
L’Aquila – “Sospensione della spesa di 15 miliardi di euro per i caccia bombardieri ed utilizzo degli stessi fondi per i terremotati dell’Abruzzo”. Anche Rifondazione comunista, nella persona dell’europarlamentare Vittorio Agnoletto, solleva critiche all’intera gestione relativa alla ricostruzione dell’Aquila e dei paesi limitrofi colpiti dal sisma del 6 aprile. “Ad oggi – ha detto Agnoletto – non c’è nessuna garanzia sui fondi reali destinati alla ricostruzione anche perché a quelli previsti bisogna togliere i soldi spesi per l’emergenza, i pasti e quant’altro”. Ma per Rifondazione comunista un grande punto interrogativo ruota intorno anche a tutto il resto come le modalità ed i tempi di rinascita della città. “Finora solo parole – ha continuato l’europarlamentare in una conferenza stampa tenuta questa mattina nel capoluogo abruzzese – ma tanta incertezza sul futuro. Il timore è che tutto, una volta svoltosi il G8, finisca nel dimenticatoio e che i riflettori si spengano per sempre”. Oltre a questi aspetti, il partito di centrosinistra ha voluto mettere in evidenza una problematica che sta assumendo contorni sempre più preoccupanti: il completo esautoramento dei rappresentanti istituzionali dai vari luoghi decisionali e non solo. “E’ necessario ripristinare una vita democratica regolare – ha concluso Agnoletto – consentendo un libero accesso a chi ricopre un determinato ruolo in ambito locale e dare la possibilità di organizzare dibattiti informativi nei campi per consentire alle vittime del terremoto di sapere come stanno realmente le cose. Chiediamo, quindi, al Governo di lasciare in pace chi è morto sotto le macerie e di dare risposte celeri sui tempi di ricostruzione e sui finanziamenti”.
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