La cultura – I Marc’Aurelio 2011, niente sorprese e pochi italiani


(di Carlo Di Stanislao) – La favorita Susanne Bier si è aggiudicata il premio del pubblico e il Gran premio della giuria per il suo Heaven-In a better worls mentre il premio principale, il Marc’Aurelio d’oro al miglior film, è andato alla pellicola belga Kill me please di Olias Barco. All’Italia il premio alla carriera per Suso Cecchi D’Amico (ai tre figli della lady del cinema italiano, Silvia, Masolino, Caterina, il premio è stato consegnato da uno dei registi con cui Suso ha lavorato più a lungo, Mario Monicelli) e quello per miglio attore a Toni Servillo. Fra i film più richiesti della quinta edizione, Last Night di Massy Tadjedin, Rabbit Hole di John Cameron Mitchell, Una vita tranquilla di Claudio Cupellini (in concorso nella Selezione Ufficiale), The Kids Are All Right di Lisa Cholodenko (Fuori Concorso), The Social Network di David Fincher (Spettacolo | Eventi Speciali), le “Lezioni di cinema” con Alexandre Rockwell e John Landis, i Duetti (L’Altro Cinema | Extra), la retrospettiva Studio Ghibli (Occhio sul Mondo | Focus) e Winx Club 3D – Magica Avventura di Iginio Straffi (Alice nella città – Selezione Ufficiale). Molto apprezzato e in odore di Oscar, “I ragazzi stanno bene” (che ricorda “Stanno tutti bene” di Tornatore), un gioiello di scrittura e di interpretazione, con due strabordanti Julianne Moore ed Annette Bening, pronte a contendersi l’ambita statuetta che molto probabilmente rimarra’ un fatto privato all’interno della loro bellissima coppia ‘gay’, apparentemente felice, e con due figli splendidi, ma falcidiata dai classici problemi che riguardano qualsiasi tipo di famiglia, pseudo tradizionale o no, perche’ il matrimomio e’ il matrimonio, etero o omosessuale che sia. Il film racconta la storia di una famiglia ‘arcobaleno’, con due madri lesbiche (Julianne Moore ed Annette Bening, appunto) e due figli, la diciottenne Juli ed il quindicenne Leiser (Mia Wasikowska e Josh Hutcherson). L’equilibrio si rompe quando Leiser chiede a Juli di cercare il loro padre biologico (Mark Ruffalo), ovvero il donatore di seme con cui le due donne hanno concepito i propri pargoli. Dirige Lisa Cholodenko. The Kids Are All Right è stato uno dei maggiori favoriti al Sundance Film Festival di quest’anno, ha riscosso un ottimo successo di critica alla Berlinale; ed è stato senz’altro uno dei film più apprezzati dell’estate negli Stati Uniti, dove ha debuttato lo scorso 7 luglio. In Italia lo vedremo grazie alla Lucky Red, che ne ha acquisito i diritti per la distribuzione. Infine, ricordiamo, che il Marc’Aurelio per la migliore attrice, è andato alll’0intero cast femminile dell’indiano The Good Herbs, composto da: Úrsula Pruneda, Ofelia Medina, Gabino Rodríguez, Úrsula Pruneda, Ofelia Medina, Gabino Rodríguez, Ana Ofelia Murguía, Miriam Balderas e Miriam Balderas. Il film, ritaglia inquadrature estremamente contenute nello spazio per trattare invece tematiche dall’estensione illimitata, come l’ordine “naturale” del divenire della vita nuova vita ma anche morte. Una piccola comunità di pochi personaggi, vicini di casa, stretti nella stanzetta della radio, sul pianerottolo o tra le pareti di una camera da letto, compie un viaggio doloroso e misterioso, che risponde a una domanda antica quanto l’uomo e non offre risposta né cura possibile.


08 Novembre 2010

Categoria : Cultura
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