Rifiuti: Di Zio non torna libero


Pescara – Niente libertà totale per Rodolfo Di Zio, obbligato a restare dove si trova, cioè agli arresti domiciliari. Lo ha deciso di GIP di Pescara, Campli. Di Zio, megaimprenditore nel settore rifiuti in Abruzzo e non solo, venne coinvolto nell’inchiesta sull’inceneritore che forti pressioni avrebbero voluto realizzare a Teramo, per vie brevi e senza le procedure richieste per gli appalti. Un’inchiesta clamorosa che portò agli arresti anche l’asessore regionale alla sanità Venturoni, sempre in obbligo di dimora a Teramo.


06 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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