Cornuti, è la vostra festa: auguri


San Valentino – 11 novembre, S.Martino, la cosiddetta “festa dei cornuti”, una ricorrenza che in Abruzzo e non solo si celebra un po’ ovunque. Ma a San Valentino da alcuni anni l’hanno voluta solennizzare, ritrovando motivazioni storiche. L’hanno organizzata anche quest’anno per la sera del 10 novembre (ore 19) l’amministrazione comunale e la Pro loco. A parlarne e’ stato questa mattina il sindaco di San Valentino, Angelo D’Ottavio, il quale ha ricordato che si tratta della “rievocazione di una tradizione ultracentenaria” e ogni anno arrivano in questo paesino “migliaia di persone” per assistere al singolare appuntamento. “La notte tra il 10 e l’11 novembre (giorno di San Martino), si svolgeva una processione goliardica per le vie del paese. Un gruppo di amici si spostava silenziosamente da una stradina all’altra e mentre tutti dormivano si lasciavano dei lumini davanti alle abitazioni, per indicare che quelle erano le case dei cornuti. La mattina successiva, chi usciva di casa e trovava il lumino acceso scopriva di essere stato tradito dalla moglie e per punizione doveva circolare con il cappello o la giacca indossati al contrario, riconoscendo cosi’ pubblicamente il proprio status. A lasciare i lumini davanti ai portoni erano, tra l’altro, proprio gli uomini che avevano partecipato alla scappatella delle mogli fedifraghe. Oggi come allora la processione viene riproposta, ovviamente in forma plateale, tra i canti, e talvolta rallenta davanti ad alcune abitazioni per indicare che li’ abita il malcapitato di turno. E’ importante – ha concluso il sindaco – capire un elemento di non poco conto: chi e’ in processione non e’ cornuto”. Il programma prevede che in corteo venga portato un simbolo fallico, cioe’ una radice di ulivo che viene consegnata dall’ultimo sposato dell’anno precedente all’ultimo sposato dell’anno in corso, che la terra’ per 12 mesi. In altre zone dell’Abruzzo, l’11 novembre si festeggia (tra uomini) mangiando rigatoni e salsicce (cibi allusivi, evidentemente) con castagne bollite o arrostite. Di rigore il vino novello, anche se per molti… è solo un rito da rispettare, dato che questo tipo di vino non incontra molte preferenze in una terra, come l’Abruzzo, dove si producono imbottigliati di grande qualità e consistenza ben maggiore.
(Immagine rds.it)


06 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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