Rafat e la rivoluzione online in Iran
Giulianova – A Giulianova, sabato 6 novembre, ad Alba Adriatica, domenica 7 novembre, storie di uomini, donne e santi sulle vie del Mediterraneo dalle musiche e parole dell’etnomusicologo Carlo Di Silvestre Prosegue anche nel mese di novembre il programma della rassegna “Emergenze Medirettanee”, che ha preso il via lo scorso 3 agosto ad opera della Sezione Italiana dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo.
Due gli incontri previsti per questo week end. Sabato 6 novembre, lo scrittore Ahmad Rafat presenterà, alle ore 18.00 nel palazzo Kursaal di Giulianova, il suo libro “Iran: la rivoluzione online”. Domenica 7 dicembre, alle ore 18.00 nella sala conferenze in via Basile ad Alba Adriatica, l’etnologo Carlo Di Silvestre proporrà “Ascoltate tutti quanti… storie di uomini, donne e santi sulle vie del Mediterraneo”.
Giornalista italo iraniano, oggi corrispondente in Italia dell’emittente televisiva statunitense Voice of America, Ahmad Rafat scrive “Iran: la rivoluzione online”, per documentare l’Onda verde, il movimento di protesta contro il regime iraniano cui diedero vita, dieci anni fa, gli studenti riversandosi nelle strade di Theran. Furono loro a dare voce al malcontento che serpeggiava nel paese creando la prima rivolta popolare dove internet non fu solo mezzo di comunicazione ed organizzazione, ma anche l’ unico strumento per diffondere i messaggi della protesta nel mondo. Una rivolta soffocata nel sangue, ma sopravvissuta come fuoco sotto la cenere. Dei protagonisti l’autore nel suo libro mette in luce le storie, gli ideali e la forza.
Un repertorio di canzoni, orazioni, storie e ballate legate allo straordinario patrimonio della cultura orale abruzzese, italiana e mediterranea sarà la proposta,invece, domenica 7, di “Ascoltate tutti quanti… storie di uomini, donne e santi sulle vie del Mediterraneo”. Nel corso dell’incontro, frutto dei numerosi studi e delle ricerche sul campo che Carlo Di Silvestre ha svolto a partire dal 1984, si dimostrerà come le culture musicali tradizionali siano sempre frutto di scambi e contaminazioni.
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