Hack: “Ma quale ricostruzione? Solo parole”


Collurania di Teramo – L’astrofisica Margherita Hack, una illustre scienziata ma anche una apprezzata divulgatrice di materie scientifiche, oggi all’osservatorio astrenomico Cerulli di Collurania presso Teramo, per la presentazione di un libro, poi in città e ancora al comune di Giulianova. La Hack ha visitato Collurania, importante stazione di osservazione astronomica ottica specializzata in asteroidi, supernovae e altri oggetti celesti, ha subito danni dal terremoto del 6 aprile 2009 e ne soffre, ma ancora di più soffre dai progetti di accorpamento che riguardano gli osservatori italiani. Sono soltanto 12, e saranno di meno, mancano risorse, cresce la burocrazia, ha detto la scienziata, temendo in compenso una minore efficienza degli impianti che dovrebbero essere utilizzati invece per la ricerca e per la preparazione dei giovani astronomi e astrofisici. Con parole semplici e chiare, la scienziata, così come è da sempre abituata a fare, ha espresso meraviglia che non esista una collaborazione degli atenei dell’Aquila e di Teramo (sul Gran Sasso c’è un secondo osservatorio d’alta quota gestito da Monte Mario) e che soprattutto, non vi sia in Abruzzo una laurea in astronomia-astrofisica. A L’Aquila c’è peraltro un corso di laurea in fisica.
Sul terremoto, la Hack ha espresso meraviglia circa i ritardi nella ricostruzione, dopo una tragedia così straziante. “Vedo che non si ricostruisce proprio nulla – ha detto – e sento solo chiacchiere. Sarebbe ora di smetterla con le parole”.

COLLURANIA – L’osservatorio astronomico di Collurania “Vincenzo Cerulli” è gestito dall’Istituto Nazionale di Astrofisica. Fu fondato dall’astronomo Vincenzo Cerulli, al quale è dedicato: tra il 1890 ed il 1891 questi fece infatti costruire l’Osservatorio di Collurania (da Collis Uraniæ) sui rilievi collinari antistanti la città di Teramo, in terreni di proprietà della famiglia. La costruzione dette poi il nome alla località.
Le osservazioni, effettuate utilizzando un telescopio Cooke, iniziarono nel 1896 e furono dedicate principalmente all’osservazione del pianeta Marte e dei cosiddetti “canali”, la cui scoperta nel 1877 ad opera di Giovanni Virginio Schiaparelli aveva animato il dibattito astronomico in quegli anni: Cerulli, sulla base delle osservazioni effettuate, giunse alla conclusione che i supposti canali altro non fossero che illusioni ottiche dell’osservatore dovute ad un’immaginaria integrazione compiuta dallo stesso raccordando tra loro macchie scure al limite della visibilità; tale teoria fu poi confermata dallo stesso Schiaparelli. In quegli anni le osservazioni furono dedicate anche a Venere nonché ad asteroidi, comete e stelle doppie.
Osservatorio astronomico di Collurania – TeramoLa struttura venne donato allo Stato nel 1917 a condizione che si continuasse a dedicare lo stesso allo studio dell’astronomia; la donazione fu accettata nel 1919 e l’Osservatorio fu, nel contempo, intitolata a Cerulli. Al primo direttore, Giovanni Zappa, succedette nel 1926 Mentore Maggini che utilizzò l’osservatorio per osservazioni interferometriche e di fotometria fotoelettrica. Dal 1994 l’osservatorio dispone di un telescopio ottico (il Teramo Normale Telescope-TNT) con specchio primario da 80 cm.
(Nelle foto dal sito Collurania la sede oggi e com’era)


05 Novembre 2010

Categoria : Scienze
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