Caritas, soldi e atti concreti


L’Aquila – I SOLI RICOSTRUTTORI A 19 MESI DAL SISMA – La Caritas italiana inaugura e fa i conti del denaro raccolto nelle parrocchie italiane: molto denaro, che viene subito speso per azioni utili e realizzate in tempi rapidi. Esattamente il contrario di quanto fanno le istituzioni. Infatti, di ricostruzione ancora si parla molto, senza produrre risultati, e dopodomani sono 19 mesi da quel 6 aprile 2009. Senza un risultato per la ricostruzione dell’Aquila.
Come avevamo anticipato tre giorni fa, una casa di accoglienza e un centro di Comunità, a Pizzoli e Lucoli. Sono queste altre due strutture che la Caritas nazionale ha consegnato alla popolazione terremotata. «Queste due strutture – ha dichiarato ieri mons. Molinari, arcivescovo della diocesi – vanno incontro ai bisogni dei più deboli e favoriscono la socializzazione. Vogliamo dare un contributo concreto alla rinascita di questo territorio. La carità cristiana, infatti, o è operosa, concreta oppure non è».
La casa di accoglienza, situata a Pizzoli ed intitolata a frate Ambrogio, compagno di San Giovanni da Capestrano, realizzata con il contributo della caritas diocesane di Marche e Basilicata è nata dalla ristrutturazione della canonica annessa alla chiesa di S. Stefano al monte. «Con 370.000 euro – spiega don Claudio Tracanna, direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali di L’Aquila e parroco di Pizzoli – è stato possibile ricavare, da un vecchio edificio a tre piani di 350mq della parrocchia, 6 monolocali per due persone, con ambienti comuni di soggiorno, pranzo, cucina e servizi. La casa di accoglienza ospiterà famiglie in difficoltà, studenti, anziani soli, donne con figli».
Il centro di Comunità, invece, realizzato in Lucoli nei pressi dell’abbazia di S. Giovanni con il contributo delle Caritas del Lazio, è intitolato alla beata Cristina e comprende un salone polifunzionale, 4 sale per incontri e catechesi, cucina, servizi e un ufficio per un totale di 315 mq. «Il centro, costato 775.000 euro – continua don Claudio – è stato pensato per rafforzare il tessuto sociale del paese mettendo a disposizione locali utili non solo per l’attività pastorale ma anche per le attività ricreative».
Dal 6 aprile 2009 ad oggi la Caritas nazionale ha speso più di 19 milioni di euro. Oltre agli aiuti d’urgenza e ai progetti sociali, sono già 25 le strutture realizzate, grazie alla raccolta indetta dalla Cei in tutte le parrocchie e alla generosa risposta di moltissimi offerenti. Nei prossimi mesi verranno realizzate altre 17 strutture per quasi 13 milioni di euro.
“Siamo contenti di poter aiutare la popolazione dell’Aquila e mi auguro – conclude il direttore della Caritas nazionale mons. Vittorio Nozza – che le difficoltà che abbiamo incontrato finora per realizzare le opere nel territorio del Comune dell’Aquila possano essere superate così da poter consegnare al più presto le strutture alla popolazione”.


05 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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