Carabinieri ed escort, un insulto
L’Aquila – Scrive il sindacato di polizia Coisp: “Se fossero confermate le notizie di stampa secondo cui alcuni carabinieri sarebbero stati costretti a fare da scorta o da autisti alle avvenenti ospiti degli ormai noti festini nelle ville del presidente Berlusconi, non ci troveremmo più davanti a semplici episodi di malcostume politico, di abusi di potere, di sprechi di denaro pubblico, di comportamenti squallidi e tracotanti da aristocrazia decadente, ai quali pure fatichiamo ad abituarci. Ci troveremmo davanti a veri e propri atti di tradimento, ad intollerabili insulti a quelle divise che rappresentano la dedizione al dovere e l’amore per la propria Nazione. Divise troppo spesso macchiate dal sangue di uomini e donne che hanno pagato con la vita la scelta di dedicare la propria esistenza alla difesa della legalità e della giustizia”. Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, che prosegue: “Non possiamo tollerare che quelle stesse divise che hanno fatto da scorta a uomini come Falcone e Borsellino, oggi vengano umiliate, vilipese, coperte di vergogna, solo perché delle fortunate prostitute vengano portate ad allietare le feste di uomini politici”. “Se fossero confermate queste notizie vergognose – conclude Maccari – il Ministro della Difesa, e soprattutto il Presidente del Consiglio, dovrebbero dimettersi immediatamente, chiedere scusa agli italiani, e sparire per sempre con il loro carico di disonore”.
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