“Gatti incompetente su DSU, si dimetta”
L’Aquila – (di Andrea Fidanza – Responsabile Università – Partito Democratico – nella foto) – A un mese dall’ inizio del nuovo anno accademico la situazione del Diritto allo Studio all’ Aquila risulta ancora decisamente insufficiente e inadeguata. L’ indifferenza dell’ Assessore regionale Paolo Gatti è stata l’ unica risposta alle problematiche studentesche: se non ha voglia o tempo di occuparsi del diritto allo studio che si dimetta!” Queste le parole di Andrea Fidanza, responsabile Università del Partito Democratico della Provincia dell’ Aquila. “Infatti nel question time regionale di martedì – continua Fidanza – all’ interrogazione del Vicepresidente del Consiglio Regionale D’ Amico che chiedeva come mai ancora non sono partiti i lavori di ristrutturazione del blocco polifunzionale di proprietà della Regione presso la Facoltà di Scienze (che prima del sisma comprendeva una mensa efficiente con cucina, bar, sala studio, sala informatica e aula ricreativa.. praticamente il centro della vita universitaria nel polo di Coppito), l’ Assessore Gatti ha dimostrato tutta la sua incompetenza e distrazione non capendo nemmeno di quale edificio si stesse parlando rispondendo, con commento inadatto e fuoriluogo, riguardo la neostruttura finanziata dal Governo Canadese che comprende un campo da basket, una sala fitness e una sala congressi! L’ Assessore Gatti – conclude Fidanza – si dimetta vista la sua incompetenza sul DSU e chieda immediatamente scusa agli universitari che ad oggi ancora non possono usufruire del servizio mensa (e lo scandalo diventa paradosso se pensiamo agli studenti che, avendo diritto al pasto gratuito, si vedono scalare i soldi dalla borsa di studio), che ancora non possono usufruire dei trasporti gratuiti dedicati ai poli universitari (tanto che l’ Università è stata costretta a pagare un’ agenzia di trasporti privata per trasportare studenti e docenti della Facoltà di Lettere al polo di Bazzano) e che, nonostante la scarsità di alloggi e i prezzi lievitati, non hanno ancora visto un segnale di legalità riguardo la residenza denominata San Carlo Borromeo che, construita con fondi pubblici, invece di essere abitata da studenti vincitori del bando ADSU, è gestita privatamente dalla Curia aquilana”.
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