UGL: “Su A.E. fughe, silenzi: unico baluardo credibile la Procura della Repubblica”


L’Aquila – DURO ATTACCO ALLA POLITICA E ALLE ISTITUZIONI – “Apprendiamo, purtroppo in maniera informale e non secondo i canali derivanti da un corretto rapporto tra sindacati e proprietà della società – scrive il sindacato UGL Commercio – che il Presidente Chiodi ancora non scioglie alcun nodo in merito al futuro di Abruzzo Engineering, rimandando ogni decisione a una successiva assemblea dei soci, prevista il giorno 17 di novembre.
Siamo rammaricati del fatto che, nonostante una richiesta di confronto avanzata da tutti i sindacati, comunicata in forma pubblica e anche attraverso formale invito presso la segreteria della Presidenza della Regione, sia stato fino ad oggi evitato il necessario incontro, tanto da costringerci a ribadirne la necessità, attraverso questo comunicato.
Ed allora le proposte che come sindacato abbiamo ipotizzato al fine di ottenere una riduzione dei costi della società, le comunichiamo al Presidente Chiodi in questa forma, facendo a lui sapere, sempre che gli interessi, che è possibile ridurre di 1 milione e 300.000 euro il costo annuo di AE, semplicemente applicando una riduzione di orario attraverso l’utilizzo del “contratto di solidarietà”, con diminuzione a 36 ore lavorative; così come è assolutamente possibile e indolore, una riduzione del numero del personale applicando minime incentivazioni all’esodo volontario e accompagnamento alla pensione, per chi ha età e condizioni necessarie all’utilizzo di tali strumenti.
Ci sembra irrituale, uno sconfinamento istituzionale, quasi una fuga che non possiamo di certo apprezzare dalle responsabilità insite nella carica stessa di Presidente della Regione, la richiesta avanzata pubblicamente dal Presidente Chiodi alla Procura della Repubblica dell’Aquila, al fine di chiarire con questa, che certo non ha doveri di rilascio di pareri, se l’affidamento in via diretta di commesse da parte della regione ad AE, sia o meno compatibile con la natura in house della società stessa;
Irrituale ancor più se si considera che già esistono 2 pareri scritti, emessi in tempi diversi, dai 2 massimi dirigenti dell’avvocatura della Regione Abruzzo, che chiariscono come sia perfettamente lecita la procedura di affidamento diretto, riconoscendo la società in house; Ci chiediamo che senso abbia allora mantenere in carica un dirigente regionale dell’avvocatura, quando il suo lavoro non è riconosciuto dal Presidente della Regione stesso.
Ma allora, provocazione per provocazione, anche noi ci appelliamo alla Procura della Repubblica, percepita anche da noi come unico baluardo istituzionale credibile, avendo la politica, a quanto pare, deciso di non esercitare più il suo ruolo; proporremo quindi nei prossimi giorni uno sciopero generale e formeremo un presidio dinanzi le stanze non della proprietà come normalmente si dovrebbe fare, ma davanti a quelle di coloro a cui chiediamo, certamente in maniera più genuina di quanto faccia Chiodi, di porsi come baluardo che testimoni che ancora un brandello di Stato, di Res Publica, esiste anche qui, a L’Aquila: quelle della Procura appunto, a cui va da sempre il nostro plauso per l’attività che svolge e che oggi è chiamata non da noi a decidere di fatto sul futuro di 200 lavoratori, la maggior parte dei quali hanno subito il terremoto; a nome di questi ci appelliamo a Lei Dottor Rossini, chiedendole di aiutare chi purtroppo, suicidando la Politica con la P maiuscola, ha di fatto testimoniato pubblicamente di non essere in grado di agire; per onestà, ci riferiamo oltre che al Presidente Chiodi, agli invisibili rappresentanti regionali del nostro territorio, Ricciuti, De Matteis, Giuliante tutti appartenenti alla stessa maggioranza attualmente in carica, che pare non abbiano alcuna capacità di difendere almeno gli aspetti occupazionali delle terre che li hanno eletti; se Abruzzo Engineering fosse stata una società della regione a prevalente epicentro costiero, siamo convinti che avrebbe avuto da parte dei rappresentati locali, ben altra difesa”.


03 Novembre 2010

Categoria : Cronaca
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