Sindacato: occorre una pace sociale
L’Aquila – I sindacalisti Cinzia Agrilli e Colaiuda (CGIL e CISL) scrivono al presidente della Regione: “Quando un territorio deve affrontare la ricostruzione di una Città è bene che gli Enti Locali, le Istituzioni, le diverse forze sociali, il Sindacato, convengano una strategia comune e agiscano nell’interesse collettivo. Il disastro che ha subito la città di L’Aquila è complesso da affrontare e da superare perché L’Aquila è un capoluogo di Regione ed è una città universitaria. In breve ciò significa che è titolare di autorità, funzioni, compiti, responsabilità che un terremoto può solo temporaneamente sospendere, ma non disgregare. Le Istituzioni e i diversi soggetti hanno il dovere, nella ricostruzione, di tenere conto della storia della città e di ripristinare tutte le sue funzioni. Questo “dovere”, oggi, sentiamo di dover sollecitare. E’ importante che ci sia consapevolezza per l’enormità degli effetti del disastro e ove possibile una sorta di collaborazione politica (la cosiddetta “pace sociale”), ma non il silenzio sui problemi o sulle soluzioni che non si condividono.
C’è, quindi, una questione sulla quale vogliamo interrogare la Regione Abruzzo: “il diritto allo studio”. Le Facoltà universitarie stanno individuando e organizzando le sedi provvisorie per la didattica. Nella maggior parte dei casi (a nostro giudizio) sono sedi sbagliate ed inadeguate. C’è solo da sperare che siano veramente provvisorie.
Nel frattempo, la Regione (che ovviamente ha numerosi altri problemi) sembra aver accantonato le politiche, di sua competenza, sul “diritto allo studio”.
Per l’Università, nel breve termine, non bastano gli impegni del Governo sull’edilizia universitaria (Decreto Legge n.39), né l’Accodo di programma firmato della Gelmini.
Per sostenere la ripresa e il funzionamento dell’Università serve una revisione dei trasporti pubblici che agevoli gli studenti nella mobilità sul territorio, servono gli alloggi e le mense. Chiediamo alla Regione di aiutarci da subito a riorganizzare l’Università come “servizio completo” agli studenti. Anche alla Regione Abruzzo chiediamo di pensare quella che sarà la nuova città universitaria e quindi di impegnarsi adesso affinché le aule, le mense, gli alloggi siano a L’Aquila. Questo può essere un preciso principio ispiratore dell’azione di sostegno all’Università da parte dell’Ente Regione.
Chiediamo alla Regione di essere vicina all’Ateneo nella fase dell’emergenza e di impegnarsi affinché gli alloggi, le mense e gli altri servizi agli studenti siano l’asse strategico per il ripopolamento della città dell’Aquila e per la riaffermazione dell’Università. Un progetto per il diritto allo studio è un dovere della Regione e subito!”.
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