Il mistero della tenente, oggi sepolta
Guilmi – Lei riposa, nel cimitero del paese, i genitori no: a parte il dolore, vogliono sapere il perché di una morte che, secondo loro, non trova spiegazioni, è definita “impossibile”. Intanto, questo pomeriggio a Guilmi funerale e tumulazione della salma della giovane tenente dei carabinieri che prestava servizio a Roma. Con fiori e confetti è stata accolta questo pomeriggio a Guilmi la salma di Claudia Racciatti, tenente dei carabinieri originaria di queste parti, ufficialmente suicidatasi a Roma con un colpo calibro 9 parabellum della pistola di ordinanza. Il sindaco di Guilmi, Carlo Racciatti, ha scortato il feretro nella casa di famiglia, in paese, e poi verso la chiesa. Sulla bara tricolore e rose bianche. Un cuscino scarlatto e la sciabola di ordinanza, uno dei simboli dell’arma dei carabinieri. Mons. Bruno Forte, vescovo di Chieti e Vasto, ha celebrato le esequie, accanto a cappellani militari. Anche nelle parole di mons. Forte dolore e incertezza: “Solo Dio può sapere cos’è successo nella mente della nostra sorella Claudia che nella sua vita è stata un esempio di fedeltà alla famiglia e alla Patria”. Forte ha chiesto perdono a Dio in nome della ragazza. Erano presenti il comandante della legione carabinieri Abruzzo, generale di brigata Luigi Longobardi, e il comandante della legione allievi carabinieri di Roma, generale di brigata Luigi Bernardini e altri ufficiali e militari dell’arma. Molte persone hanno assistito commosse ai funerali.
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