Bancarotta pilotata per Leo


(di Carlo Di Stanislao) – I maggiori creditori di Mgm, guidati da JPMorgan Chase e dagli hedge fund Anchorage Advisors e Highland Capital Management, hanno respinto il tentativo dell’investitore miliardario Carl Icahn, volto a far naufragare il piano di riorganizzazione che prevede il coinvolgimento di Spyglass. Icahn premeva infatti per un matrimonio fra Mgm e Lions Gate, di cui e’ il maggiore azionista: un progetto che perseguiva offrendosi di acquistare il debito detenuto dagli altri creditori. Lions Gate ha avviato – aggiunge il Wall Street Journal – un’azione legale nei confronti di Icahn, accusandolo di aver parlato apertamente dell’idea di una fusione fra le due societa’ solo per aumentare la propria quota di debito in Mgm per poi stringere l’accordo a lui piu’ favorevole. I creditori hanno approvato un piano che prevede la bancarotta pilotata per i leggendari studios di Hollywood e che intanto, in una nota, hanno dichiarato: “”Mgm ora si muovera’ rapidamente per realizzare il piano che ridurra’ drasticamente il debito e mettera’ la compagnia in posizione forse per portare avanti la propria strategia”. In piano approvato dai creditori prevede una “bancarotta pilotata” e che gli attuali creditori scambino il debito con il 95% della azioni della società. Secondo indiscrezioni il colosso di produzione film potrebbe fare ricorso alla bancarotta entro il 31 ottobre e, una volta riemersa dal fallimento, sarà guidata da Gary Barber e Roger Birnbaum di Spyglass. Alla fine – riporta la stampa americana – Icahn si sarebbe convinto a appoggiare il piano di bancarotta dopo aver spuntato un accordo, secondo il quale la cine-libreria di Spyglass non sara’ fusa con quella di Mgm. L’intesa raggiunta prevede inoltre che i creditori possano negoziare con Lions Gate una possibile fusione, anche se – osserva il Wall Street Journal – ogni eventuale accordo potrebbe essere stretto dopo la bancarotta pilotata. Tuttavia, pare che, i dirigenti della Spyglass Gary otterranno una percentuale della nuova MGM molto inferiore rispetto al 5% inizialmente programmato, anche se comunque verranno nominati co-CEO una volta che la compagnia sarà uscita dalla bancarotta pilotata. I due hanno comunque accettato di prendere in considerazione la proposta di fusione con la Lionsgate una volta che avranno il controllo della MGM, e Ichan farà parte della board of directors. econdo il piano elaborato, i creditori saranno trasformati in azionisti. I debiti saranno scambiati con azioni. La Metro Goldwyn Mayer dispone nella sua “library” di oltre 4’000 film e 10’000 episodi di telefilm. Il piano dovrebbe permettere all’azienda di riprendersi in breve tempo, e il leone dovrebbe tornare a ruggire come ai vecchi tempi.Nel 2005 la compagnia era stata acquistata da un gruppo di investitori per 4,8 miliardi di dollari. Per quanto riguarda la “nuova” MGM, logica vuole che la compagnia, per ridurre i costi, abbandoni la distribuzione e il marketing dei propri film (almeno temporaneamente). Deadline prevede che la Sony cercherà un accordo per distribuire (negli USA e nel mondo) il prossimo film di James Bond (ma la Paramount cercherà di dire la sua: la Spyglass ha co-finanziato Star Trek). Per Lo Hobbit, probabilmente la Warner Bros finirà per distribuire e promuovere i film in tutto il mondo, pagando i diritti di distribuzione alla MGM.


30 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.