Scalpore per la denuncia di Del Corvo
L’Aquila – CHI HA MESSO LE MANI NEI MAGAZZINI PROVINCIALI? – Non accade tutti i giorni che un presidente si rechi dalla magistratura per denunciare presunte irregolarità avvenute nell’ambito dell’ente ada lui amministrato. Ha quindi suscitato scalpore la denuncia del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, sugli aiuti Coop (per tonnellate) dimenticati nei depositi della Provincia. Notizie anticipate da un giornale, e confermate successivamente. Ma Del Corvo spiega: “La denuncia in Procura era doverosa, visto che bisognava rendicontare alla Coop cosa ne era stato degli aiuti inviati. Abbiamo chiesto informazioni anche a chi era alla guida della passata amministrazione, ci sono state date”. Probabilmente a Del Corvo tutto ciò basta, ma forse all’opinione pubblica occorre dare qualche altra spiegazione. Convincente. Chi in Provincia, oppure altrove, ha dimenticato un patrimonio di generi vari che sarebbe dovuto arrivare ai terremotati? Impossibile che non vi siano spiegazioni, visto che le competenze e responsabilità hanno – di solito – nomi e cognomi. Sarà anche per questo che in Provincia, in questi giorni, più d’uno si sente mancare la terra sotto i piedi.
Del Corvo venne a conoscenza appena eletto del fatto che in almeno tra magazzini, uno localizzato in località Pile all’Aquila, uno presso la Finanza, sempre a L’Aquila, e uno ad Avezzano, erano state stoccate tonnellate di merci inviate per le popolazioni colpite dal sisma.
Oggi, viene riferito, circa il 90% dei materiali sarebbe stato recuperato, ma di molta roba non si sa nulla. Rubata?
I doni erano arrivati a camionate, e non è un modo di dire: decine di TIR. Ma solo oggi la Croce Rossa ha potuto prelevarli e distribuirli a chi ne aveva bisogno. E mancano quintali di roba. Dove è finita?
“La denuncia in Procura era doverosa, visto che bisognava rendicontare alla Coop cosa ne era stato degli aiuti inviati. Abbiamo chiesto informazioni anche a chi era alla guida della passata amministrazione, ci sono state date. Ora tutto il fascicolo è nelle mani della Procura che farà i suoi accertamenti”.
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