L’Aquila chiama Italia, si rialza la voce
L’Aquila – 50.000 FIRME PER UNA LEGGE POPOLARE – (Nella foto la faccolata del 6 aprile 2010) – Sabato 30 ottobre alle ore 18 in Piazza Duomo si terrà un incontro per diffondere la piattaforma della manifestazione e la bozza della proposta di legge popolare, e per organizzare, con il contributo di tutti, la manifestazione: “L’Aquila chiama Italia” – sabato 20 novembre manifestazione nazionale a L’Aquila. “L’assemblea del presidio di piazza Duomo – dice una nota – promuove una manifestazione a L’Aquila, per accendere di nuovo le luci sul disastro del post terremoto, per pretendere attenzione e risposte dal Governo, per rilanciare le proprie iniziative sulla ricostruzione, a partire da una legge di iniziativa popolare.
La manifestazione darà infatti l’avvio alla raccolta delle 50 mila firme necessarie per la presentazione della legge, elaborata da cittadini ed esperti e che ha già avuto il sostegno di molte forze politiche, venute a L’Aquila durante tutta l’estate per impegnarsi a “farsi carico” di una situazione che non è mutata negli ultimi 18 mesi.
SI RIPARTE DAL S.O.S. lanciato nei mesi scorsi (SOSpensione delle tasse, Occupazione, SOStegno all’economia) che ha costituito un grande momento di consapevolezza cittadina e ha riportato il dibattito sui problemi della città a livello nazionale.
Vogliamo ottenere la proroga della restituzione delle tasse e l’approvazione di una legge speciale ed organica sul terremoto, con fondi certi da destinare alla ricostruzione grazie a una tassa di scopo.
Chiediamo a tutta la cittadinanza di mobilitarsi per uscire dal pericoloso immobilismo in cui siamo piombati e dalle storture e i fallimenti del commissariamento.
All’insegna di un’unica bandiera nero-verde chiediamo una gara di solidarietà all’Italia.
Perché il nostro non è solo un problema locale. Perché L’Aquila vive nell’epicentro di una crisi nazionale, in cui scontiamo con un effetto amplificato, i problemi che assillano tutti i cittadini italiani.
Dall’epicentro della crisi lanciamo dunque un appello a tutti i cittadini che in questi mesi ci sono stati vicini, ai vigili del fuoco, alla base del volontariato della protezione civile, ai sindaci e rettori della regione, agli studenti delle università , a tutti quelli che nel nostro paese lottano in difesa dei propri territori, ai lavoratori, agli insegnanti, ai precari che ogni giorno si battono per i propri diritti, a tutte le forze sindacali e sociali, agli imprenditori, al “popolo delle partite iva”, al mondo dell’associazionismo e del volontariato, a chi crede che le cose possano e debbano cambiare con la partecipazione attiva dei cittadini”.
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