Fondazione 6 aprile: muro di indifferenza


L’Aquila – (Nella foto il dr. Vincenzo Vittorini – sotto il dr. Pierpaolo Visione) – E’ attiva a L’Aquila la “Fondazione onlus 6 aprile per la vita”. Come era purtroppo facile prevedere, la sola risposta della politica e delle istituzioni è stata, fino ad oggi, l’indifferenza, che sta diventando – purtroppo sempre più drammaticamente – il vero segno distintivo di questa città. L’Aquila era indifferente e distante “prima”; oggi, nel momento in cui dovrebbe emanare calore, lo è ancora di più. E’ il freddo della morte civile? Oggi la Fondazione prende coscienza, dopo diversi mesi, di questa avvilente situazione e decide di andare avanti comunque, forte dell’adesione numerosa e qualificata ai suoi scopi. Ricordiamo di cosa si tratta e quali sono gli scopi dell’iniziativa. “La Fondazione – spiega oggi una sua nota – vuole denunciare e stigmatizzare l’indifferenza delle istituzioni locali (Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila e Comune dell’Aquila) verso gli scopi e le proposte della Fondazione per una ricostruzione sicura della città dell’Aquila e per il ricordo delle vittime del terremoto.
La Fondazione è stata costituita il giorno 7 giugno 2010. Successivamente, dopo una conferenza stampa di presentazione alla città delle finalità e degli scopi della stessa, tenuta il giorno 12 giugno 2010, ha cercato di incontrare le istituzioni locali e la Presidenza del consiglio dei Ministri, per presentare i progetti della stessa e per chiedere il loro coinvolgimento. A tal fine, sono state inviate delle lettere raccomandate il giorno 10 luglio 2010 al Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, al Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, al Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi ed al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta. Purtroppo le istituzioni locali non hanno degnato di una risposta, anche negativa, la Fondazione.
L’indifferenza fa più male di una risposta negativa. Abbiamo perso 4 mesi che potevano servire per avviare i nostri progetti di ricordo, di prevenzione, di buona amministrazione e di diffusione della cultura della vita.
La Fondazione vuole una ricostruzione della città dell’Aquila che la ponga come emblema e simbolo di città storica, di cultura ma soprattutto come città antisismica e sicura.
Non possiamo permettere che la città venga rattoppata e ristrutturata pensando solo all’estetica e non alla sicurezza. Se lo permettessimo non daremmo il senso a tutto quello che è successo alle famiglie delle 309 vittime del terremoto dell’Aquila.
La ricostruzione della città sicura dovrebbe rivestire carattere prioritario prima di qualsiasi altra problematica.
Poteva essere un raggio di sole tra tante nubi. Pensiamo che si stia scrivendo un’altra pagina nera per la nostra città. Perché tanta indifferenza? I rappresentanti delle istituzioni non condividono i valori della Fondazione?
La fondazione ha rispetto delle istituzioni e con la presente conferenza rilancia l’invito alle stesse per una futura collaborazione.
Presidente Fondazione 6 aprile per la vita ‐ Vincenzo Vittorini.
Gli scopi della Fondazione:
1) Far istituire per il 6 aprile di ogni anno una “giornata per non dimenticare” con tutte le attività pubbliche e commerciali chiuse per ricordare i nostri angeli volati via quella maledetta notte, per riflettere sul percorso di vita intrapreso dalla nostra comunità in modo da porre in essere un progetto da realizzare annualmente riguardante il futuro della nostra città e per proporre ogni anno un messaggio che ponga al centro dell’attenzione l’essere umano e le campagne di prevenzione delle calamità naturali.
2) Bandire un concorso di idee internazionale per la costruzione di una grande fontana della memoria, che dovrà essere di una bellezza unica e simbolo di nuova vita, da posizionare simbolicamente in una zona di primaria importanza nel centro storico della città dell’Aquila. Una fontana come simbolo dell’acqua di cui avevano bisogno le persone rimaste sotto le macerie quella notte, come simbolo di nuova vita per loro e
per noi e come simbolo, nella città delle 99 fontane, perenne ed indelebile.
3) Organizzare dibattiti culturali, convegni e curare pubblicazioni inerenti le finalità della Fondazione, nonché attribuire borse di studio per favorire studi sperimentali e tesi sulla prevenzione contro i disastri naturali, sulla gestione delle emergenze e sulle best practice della pubblica amministrazione nazionale ed internazionale.
4) Istituire premi e promuovere iniziative culturali e amministrative in ambito pubblico con un impatto significativo sulla prevenzione dei disastri e sulla gestione delle emergenze.
5) Collaborare con Organizzazioni ed Enti, anche internazionali, per la diffusione della cultura della vita così come intesa nelle finalità della Fondazione.
6) Organizzare ogni attività tesa all’aiuto ed al sostegno di persone che per calamità naturali di qualsiasi tipo versano in situazioni di sofferenza e grave disagio”.


28 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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