Interporto, struttura propulsiva


Manoppello – Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha chiuso i lavori del Forum “Non perdere il treno. Le infrastrutture come fattore strategico di competitività e sviluppo territoriale”, presso la sede dell’Interporto d’Abruzzo di Manoppello con una promessa: migliorare di 10 punti l’anno il costo della logistica in Italia che attualmente ammonta a 40 miliardi di euro. Una cifra impressionante, che riassume in sé la necessità di nuove e più efficienti infrastrutture su cui veicolare merci e persone per stare al passo con i mercati internazionali di riferimento. Una sfida che chiama l’Abruzzo ad un ruolo da protagonista.
“Abbiamo bisogno di investire in una nuova politica energetica – ha illustrato Giachino – in una logistica migliore, ovvero infrastrutture e trasporti più moderni e in una politica turistica capace di rilanciare il Paese come meta appetibile e conveniente per l’economia oltre confine. Solo così l’economia riuscirà a crescere. L’Abruzzo con tutto il Centro Italia lo sta facendo ed è destinato ad aprire nuovi importanti scenari”. Ma per arrivarci, secondo il sottosegretario, serve un vero e proprio “risorgimento” economico: “Stiamo uscendo dalla crisi nelle condizioni in cui siamo entrati – ha spiegato – con un punto di PIL in più all’anno che non esprime la crescita necessaria a far ripartire tutta la nostra economia. Infatti, mettendo a confronto lo sviluppo delle nostre regioni scopriamo una realtà sconcertante, il Nord, quello della Lombardia e del Veneto dove i processi di industrializzazione non si sono mai arrestati, beh, tutto il Nord cresce meno di altre realtà della penisola, malgrado quelle realtà produttive. Il nostro compito è quello di rendere omogenea tale crescita e per farlo dobbiamo guardare ai nuovi mercati, ridurre i nostri punti deboli. Le merci che arrivano dalla Cina, per esempio, passano dal Mediterraneo ma finiscono in nord Europa per entrare in Italia: è pazzesco, solo una piccola parte si ferma nei nostri porti. Questo non deve più accadere, dobbiamo sconfiggere i limiti e puntare sulla logistica perché il costo dell’inefficienza delle nostre infrastrutture ammonta oggi a 40-50 miliardi di euro e si traduce nella perdita di occasioni di crescita. Il nuovo Piano Nazionale della Logistica – ha concluso Giachino – punta all’eccellenza e ad eliminare tutte queste negatività. Il Piano sarà pronto per i primi di dicembre e si spera entro l’anno possa essere approvato dal CIPE e diventare operativo. Sarà gestito da un soggetto non legato alla politica, destinato a rimanere, a prescindere da quelli che saranno gli scenari prossimi venturi, un soggetto tecnico che possa attuarlo al più presto per rendere competitivo tutto il territorio”.
“Il fattore logistico rientra pienamente nelle scelte di pianificazione territoriale e urbanistica della Regione Abruzzo – ha ribadito l’Assessore regionale ai Trasporti e Mobilità, Giandonato Morra il quale si è detto pronto ad accogliere le istanze presentate dall’Interporto d’Abruzzo e soddisfatto per il risultato da quest’ultimo prodotto in relazione all’accordo siglato dalle 4 regioni del Centro Italia con la costituzione della società UIRNet Centro Srl. “La politica del nostro Assessorato è molto attenta alla promozione e allo sviluppo del trasporto con modalità ferroviaria che ha prodotto in poco tempo la messa in opera di un progetto di trasporto di barbabietole da Guglionesi in Molise a Jesi e un secondo progetto che riguarderà il traffico combinato terrestre dalla Germania. Entrambi i progetti sono realizzati dal vettore Ferrovia Adriatica Sangritana, società partecipata dalla Regione Abruzzo. Sono inoltre prossimi all’avvio i lavori di realizzazione del casello autostradale a servizio dell’Interporto d’Abruzzo, quale opera strategica per il flusso e il deflusso dei mezzi destinati o in partenza dall’infrastruttura”.
Nel ribadire il ruolo degli Interporti come nuova chiave di sviluppo intermodale, l’onorevole Daniele Toto, componente della IX Commissione parlamentare Trasporti, ha sottolineato come “l’etica della politica sta nel rendere possibile la crescita, guardare alle infrastrutture come veicoli di modernità e sviluppo. L’ Abruzzo ha fatto molto, ma molto può fare ancora, creando nuove sinergie e cooperazione tra Regione e Governo che valorizzino l’economia dei nostri territori: la Val di Sangro è il terzo distretto industriale d’Italia per importanza, infrastrutture come l’Interporto renderanno ancora più competitiva questa e altre realtà locali. I binari su cui agire sono due: il Piano Nazionale della Logistica consentirà di sburocratizzare i processi e con norme più snelle diventerà più agevole ridurre costi e rendere più efficiente il trasporto delle merci. L’altro binario è il completamento delle infrastrutture, la costituzione di una rete competitiva”.
L’Interporto è pronto al suo definitivo decollo e diverrà operativo anche l’interscambio con il trasporto su ferro: “Tutto questo rappresenta una grande novità per l’Abruzzo – ha sottolineato il Cav. del Lav. Dino Di Vincenzo, Presidente dell’Interporto Val Pescara Spa – Il decollo dell’Interporto d’Abruzzo, la sinergia con gli altri interporti dell’Italia Centrale contribuiranno a rendere più competitiva la struttura economica di quest’area. Noi abbiamo lavorato per concretizzare modernità e sviluppo a servizio degli operatori economici del territorio, ora sta alla politica finalizzare questo sforzo, rispondere al bisogno della grande mobilità che la nostra economia comincia a sentire in modo pressante”.
Crescita e produttività saranno sempre più connessi alla risorsa logistica, come ha sottolineato il Direttore Generale Business Unit Interporto Val Pescara Spa, Mosé Renzi: “Gli Interporti nell’Italia Centrale rappresentano una novità importante – ha sottolineato Renzi – perché sono infrastrutture capaci di efficientare i processi e migliorare le performance ambientali che condizionano gli importanti flussi commerciali lungo la penisola. Cogliere l’occasione di promuovere sviluppo e produzione attraverso una migliore circolazione delle merci significa accorciare le distanze con i mercati globali, conquistare spazi e nuovi traguardi per la nostra economia. Per farlo bisogna puntare sull’intermodalità, assicurare agli operatori servizi di supporto, sfruttare la posizione strategica dell’Abruzzo all’interno del Corridoio Adriatico e promuovere il miglioramento del collegamento trasversale Tirreno-Adriatico. L’Interporto d’Abruzzo servirà a rendere possibile tutto questo”.


27 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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