PM chiede archiviazione per di Orio
L’Aquila – SOLO “UNA PREZZOLATA MACCHINA DEL FANGO”- La procura di Roma ritiene che non esistano i presupposti per procedere contro il rettore dell’Aquila, Ferdinando di Orio (nella foto) .Il PM Pietro Giordano, dopo la fase istruttoria e acquisita la relativa documentazione, ha chiesto l’archiviazione delle accuse a suo tempo rivolte a di Orio. “Accolgo con grande soddisfazione la decisione del Pubblico Ministero” – ha dichiarato il rettore di Orio “ma non posso non rammaricarmi del danno di immagine causato all’Universita’ dalla prezzolata macchina del fango, che in questi mesi si e’ messa in azione contro la mia persona. A tal proposito, comunico che nessun altra inchiesta e’ stata mai avviata nei miei confronti o nei confronti dell’Ateneo aquilano, come falsamente sostenuto anche in una recente interrogazione parlamentare”. Mantenendo fede all’impegno assunto nel comunicato stampa del 15 aprile scorso, a conclusione dell’intera vicenda il rettore terra’ una conferenza stampa nella quale illustrera’ i veri termini della questione e le procedure avviate per la richiesta di risarcimento danni nei confronti della sua persona e di quelli dell’istituzione universitaria aquilana. Nelle accuse, che ora si ritiene di dover archiviare, si ipotizzavano comportamenti illeciti del prof. di Orio a proposito di assegnazioni di cattedre. Un’accusa, rivelatasi infondata, di concussione nell’ambito della facoltà di Medicina.
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