Nasce il comitato NoGelmini


L’Aquila – Riceviamo: “Siamo un gruppo di studenti, genitori, docenti, personale ATA, precari della scuola, ricercatori universitari, abbiamo deciso di intraprendere un percorso di mobilitazione e sensibilizzazione sugli effetti della riforma Gelmini su scuola e università nel territorio aquilano, costituendoci come Comitato NoGelmini L’Aquila.
Il nostro obiettivo è di creare un vasto movimento di opinione e di informazione sugli effetti della riforma del nostro territorio: ovvero nella scuola la perdita di 700 posti di lavoro tra docenti e personale ATA precario, la compressione degli studenti in aule di oltre 30 alunni (dovuta al taglio delle cattedre) senza alcun rispetto delle norme sulla sicurezza, il taglio del sostegno agli studenti diversamente abili, la previsione della chiusura delle scuole di montagna e l’accorpamento degli istituti con ulteriori disagi nel territorio duramente segnato dal sisma… e l’elenco di disastri potrebbe continuare a lungo. A livello nazionale il taglio alla scuola ammonta a 8 miliardi di euro: l’obiettivo è l’abbattimento del costo della formazione con il più grande licenziamento nel pubblico della storia repubblicana (130.00 posti di lavoro!), e la progressiva delega ai privati dell’istruzione di qualità. Infatti le scuole private parificate dalla riforma vedono un incremento dei fondi pubblici.
Per quanto riguarda l’università assistiamo all’entrata dei privati nel consiglio di amministrazione fino al 40 %, allo svuotamento del senato accademico di ogni potere decisionale e il taglio sul FFO (fondo di finanziamento ordinario), di conseguenza ad un progressivo processo di privatizzazione dell’università; inoltre la ricerca viene resa precaria. Il tutto accade in una situazione in cui l’ateneo aquilano avrebbe invece bisogno di ulteriore sostegno, i disagi per gli universitari sono ancora grandi, legati all’insufficienza dei posti letto a gestione pubblica (casa dello studente) e il caro affitti talvolta da sciacallaggio dei privati.
Gli effetti di questa riforma sono immediati e disastrosi. Per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, della società italiana, la “riforma” va ritirata immediatamente e riteniamo che vadano sostenute tutte le iniziative per difendere la scuola e l’università pubbliche. Invitiamo tutti a partecipare a questo comitato il cui fine è mobilitare il più possibile l’opinione della cittadinanza, perché è assente una vera informazione sul tema”.


25 Ottobre 2010

Categoria : Dai Lettori
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