Di Iorio: ecco come andò per Campotosto
L’Aquila – Dal dr. ing. Antonio Iorio riceviamo: “Preg.mo direttore, riferisco all’articolo riguardante la derivazione dal lago di Campotosto. Le faccio presente che la paternità del progetto è del Consorzio di Bonifica Interno, con sede in Pratola Peligna, che ha ereditato le competenze del Consorzio di bonifica Bassa Valle Aquilana dell’Aterno. Quest’ultimo nel 1999 ha avviato il procedimento di concessione per la derivazione delle acque dal Lago di Campotosto.
Il procedimento è stato riavviato dal Consorzio Interno unitamente all’ATO1 Aquilano nel 2005.
Il progetto del Commissario, pur mantenedo alcune delle finalità del progetto degli Enti del territorio, modifica sostanzialmente i presupposti e le finalità della derivazione: La portata derivabile è dimezzata rispetto alle richieste degli Enti e le opportunità economiche derivanti dal recupero di energia idroelettrica è vanificato in danno del territorio ed a favore dell’ENEL (azienda concessionaria delle acque del lago ad uso idrolettrico sul versante del Vomano.
Ulteriori notizie possono essere desunte dall’allegato e dal sintesi del progetto (pubblicizzato a suo tempo dalla Provincia di L’Aquila sotto il nome di progetto di sviluppo della valle dell’Aterno, sul sito web del sottoscritto. L’Assessore Srour non ha alcuna paternità del progetto.
Rilevo che il WWF dal comodo bar di Piazza Salotto viene a pontificare sulle zone montane e sulle risorse idriche senza nemmeno domandarsi se le dette zone montane possono beneficiare delle risorse idriche che si formano in gran parte sul loro territorio e che con i grandi massicci montuosi costituiscono la riserva idrica (miliardi di metri cubi) anche per le zone vallive della riviera adriatica”.
(Ndr) – Grazie, ingegnere, per le sue notizie sicuramente utili e precise. Noi nell’articolo abbiamo però soltanto riferito di una nostra esclusiva giornalistica sull’acqua di Campotosto. Prima di tale esclusiva nessuno ne aveva mai parlato in termini informativi. Solo questo, e nessuna pretesa di assegnare paternità . Quanto a Srour, ebbe sicuramente un ruolo nella vicenda, come assessore regionale ai lavori pubblici. Tutto qua. E al di sopra di ogni sospetto: Srour, al momento, non è neppure più in politica.
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