Salumi, arrosticini, formaggi, ventricina e tanto altro: che scoperta l’Abruzzo… da mangiare
L’Aquila – AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO – Tanti, davveroi tanti e con lo stupore dipinto sul volto: non sanno nulla dell’Abruzzo, ne hanno sentito parlare con il terremoto, ma ignoravano che vi si vive bene e soprattutto vi si mangia bene. E tanti si aggiornano negli stands della Regione Abruzzo al Salone internazionale del gusto di Torino in corso di svolgimento (fino a lunedi’ 25 ottobre) nei locali del prestigioso “Lingotto”. Formaggi, salumi e carne. Allo stand Abruzzo, nella terza giornata della kermesse e’ di scena la “terra”. Protagonisti a tavola l’agnello e il vitellone bianco d’Abruzzo, di razza bovina marchigiana. Un omaggio alla tradizione culinaria abruzzese che passa naturalmente attraverso i salumi, come il salsicciotto frentano, la mortadella di Campostosto, detta pittorescamente “coglione di mulo”, ventricina del Vastese e gli arrosticini. Questi ultimi, legati alla cultura abruzzese della pastorizia e della transumanza, sono presenti al Lingotto nel padiglione dedicato ai cibi di strada. “Si tratta di un prodotto fortemente legato al territorio abruzzese che ha trovato moltissimi estimatori qui a Torino – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo Mauro Febbo – prodotto che corre un concreto rischio di mistificazioni. Per questo abbiamo iniziato un percorso di riconoscimento. L’arrosticino e’ una peculiarita’ regionale che deve essere tutelata”. “Con le attivita’ di oggi – ha spiegato Raffaele Cavallo, presidente di Slow food Abruzzo – Regione Abruzzo e Slow food hanno inteso puntare i riflettori sulla zootecnia, un comparto importante della nostra economia regionale, caratterizzato da tanti piccoli allevatori spesso alle prese con numerosi problemi legati, da un lato ad una scarsa retribuzione economica e dall’altro alla difficile gestione imprenditoriale dell’azienda”.
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