Cospa: “Ecco i parassiti all’assalto, prima tutti zitti e complici alle spalle dell’agricoltura”
Ofena – Davvero incredibile di come i politici e le organizzazioni sindacali giocano con le disgrazie della gente per i loro tornaconti. Le aziende agricole e non solo, dopo il terremoto stavano subendo un altro cataclisma dovuto agli accordi che si erano istaurati sottobanco a discapito della povera gente e delle impresi locali. E’ la premessa di Dino Rossi del Cospa.
“Nessuno fiatava, per loro era tutto regolare – scrive Rossi – intanto gli sfollati mangiavano le scatolette di tonno o prodotti che arrivavano da altri paesi e nel contempo si stavano mettendo in ginocchio quelle poche attività rimaste agibili nella zona terremotata. Adesso che è uscito questo benedetto provvedimento, tutti ci stanno appendendo il cappello da alcuni politici, alla Cia, dalla Coldiretti alla Confagricoltura e chi più ne ha più ne metta e mentre lo scrivente e il Prefetto prendevano le martellate, qualche altro recuperava laute prebende. Una cosa più che vergognosa!!! Adesso per recuperare la fiducia della gente escono sulla stampa come se niente fosse spacciandosi per promotori del provvedimento del consiglio dei Ministri, ma nessuno di questi si è schierato dalla parte di questa associazione che da sempre combatte i poteri trasversali dello Stato. Gli aquilani che non sono coglioni lo hanno capito benissimo come stanno le cose e quello che ho scritto è la pura espressione metropolitana, la gente è stufa di questi parassiti del tessuto umano. Pensate che un noto e navigato politico appartenente all’amministrazione comunale aquilana che da sinistra è passato a destra poi ancora a sinistra, aveva persino venduto la centrale del latte ad una nota multinazionale, una cosa che gli è andata di traverso per colpa di questa associazione. Per non parlare di alcune banche che fino ad oggi si sono prestate al gioco affinché la centrale del latte unica in Italia rimasta in mano ai produttori hanno fatto ostruzionismo allo scopo di portarla nelle mani delle multinazionali. E questo è solo l’inizio: chi sa cosa dovrà accadere con la ricostruzione?
Il Cospa Abruzzo non ha paura di diffide o di altre intimidazioni di sorta, come ad esempio le pallottole da spedire per posta, comunque raccomandiamo: prima di spedirle cercate di informarvi su che tipo di armi abbiamo registrate, almeno le pallottole le useremo per i cinghiali che anche loro ci stanno contribuendo danneggiando, mangiando i nostri raccolti da anni. Almeno questi li possiamo abbattere!”. (nella foto: affari d’oro per gli alimentaristi degli ipermercati)
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