Scosse: monitoraggio e massima attenzione


L’Aquila – PROTEZIONE CIVILE PRONTA SE SARA’ NECESSARIO – (Nell’immagine la mappa sismica dell’Aquilano con gli eventi fino allo scorso agosto, secondo Giampaolo Giuliani) - Il Commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, segue costantemente l’evolversi delle nuova sequenza sismica che da ieri sta interessando la zona di confine tra Abruzzo e Lazio, con numerose scosse fino a 3,3 ml, nove delle quali avvertite dalla popolazione nel Reatino, ma anche a Montereale, Cagnano, Barete, Pizzoli, Capitignano e altri centri, fino a L’Aquila. Le scosse strumentali, naturalmente, sono state decine e decine spesso in rapida successione. Come abbiamo rilevato fin da questa mattina, la zona sismogenetica stavolta è diversa da quella di Montereale di due mesi fa. Questo fa supporre nuove faglie in attività, che potrebbero aprire un altro sciame sismico, averlo già aperto oppure concluderlo dove si trova: terremoti, come noto, sempre imprevedibili. Secondo Giampaolo Giuliani, l’esperto aquilano di terremoti, non si dovrebbe andare oltre il 3,8 Richter. Ormai c’è chi lo consulta continuamente, e Giuliani non è certo un allarmista.
Chiodi e’ in contatto col Dipartimento della Protezione civile nazionale ed “uomini e mezzi della Protezione civile regionale sono pronti ad intervenire per qualsiasi tipo di problema possa insorgere tra la popolazione”. Tra la notte e la mattinata odierna otto scosse, sono state registrate dai sismografi dell’Ingv nell’alta Valle dell’Aterno, facendo tornare la paura soprattutto nel territorio di Montereale. Il Commissario Chiodi fa sapere che “si tratta dello stesso sciame che, pur concedendo dei periodi di tregua, e’ in movimento nella zona dall’inizio dell’estate, e sul quale mai si e’ allentata l’attenzione”. “La preoccupazione e’ comprensibile – spiega il Commissario – ma anche se c’e’ stata una recrudescenza di scosse, la situazione e’ continuamente monitorata”.
(Ndr) – Che si tratti dello “stesso sciame” è solo un’ipotesi alquanto infondata, perchè gli epicentri risultano diversi da quelli di luglio, agosto e settembre, che erano presso Montereale e non nel Lazio come sta avvenendo dalla notte scorsa. Inoltre, nella zona e fino ad Amatrice si sono avute scosse, anche vicine al 4 Richter, da almeno due-tre anni, con preoccupante frequenza, e questo pare tutti vogliano tacerlo o dimenticarlo. Resta da capire perchè la verità dei fatti deve essere manipolata o distorta e da chi, soprattutto, visto che il commissario Chiodi non è certo persona che parla senza documentarsi. Chi di dovere lo informi esattamente, perchè se c’è il terremoto non è colpa delle istituzioni, che, però, dall’aprile 2009 ad oggi qualcosa da farsi perdonare ce l’hanno. E non stiamo parlando di Chiodi, che non era presidente della Regione. Siamo in presenza di uno sciame sismico o di una sequenza che fa paura, punto e basta, nella zona che ha il massimo rischio sismico come tutti sanno. I sindaci sono allarmati.


20 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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