Inchieste, superlavoro per Procura e GdF – L’IDV: “Reticenze sospette sul Progetto CASE”

L’Aquila – ENGINEERING, ABRUZZO SOLIDARIETA’ E LE ALTRE – MA L’IDV NE VUOLE ANCORA, SUI DOCUMENTI DEL PROGETTO CASE – I giornali rafforzano l’organico dei cronisti preposti a seguire le cronache giudiziarie. Le varie, numerose inchieste che bollono in pentola, oltre ai grandi processi che si stanno aprendo o si sono aperti a L’Aquila e a Pescara. Li rafforzano o dovrebbero farlo, visto che le cronache in materia abbondano. E le Procure sono sommerse…
ABRUZZO ENGINEERING – L’ultima inchiesta, esplosa ieri, riguarda il potente direttore di Abruzzo Engineering, Vittorio Ricciardi, tre dirigenti provinciali ed ex amministratori o consulenti di quella che fu un tempo la società Collabora Engineering, venduta alla Provincia (e ad altri) per un prezzo che a molti pare esorbitante, o addirittura gonfiato, tanto … pagava Pantalone. Una vicenda da chiarire, con coinvolgimenti eccellenti e, forse, diverse preoccupazioni per chi è tirato in ballo o teme di doverlo essere da qui a breve. Oggi i lavoratori di Abruzzo Engineering hanno manifestato: circa 200 persone, alcune delle quali “prestate” ad enti locali, che giustamente dicono: se colpe ci sono, noi cosa c’entriamo? Non vorremmo essere alla fine i soli a pagare. Chiedono un piano industriale, confidano nel fatto che per volere dello stesso Berlusconi tempo fa si decise di affidare ad A.E. importanti commesse. Sono incolpevoli. Torna alla mente la sfuriata di Daniela Stati su A.E. e le sue invettive nei confronti di presunte “bande di delinquenti”. Con chi ce l’aveva l’ex assessora regionale? Le sue parole furono coincidenza pura e semplice?
ABRUZZO SOLIDARIETA’ E SVILUPPO – E’ una fondazione che si può ben definire vip. La Procura l’ha presa di mira, e se ne occupa la Finanza. Obiettivo, sapere che uso si è fatto, o si sta facendo, o si farà, di ben 12 milioni e spiccoli piovuti nel doposisma grazie al sottosegretario Giovanardi. Nella fondazione, figurano fior di nomi di borghesi e prelati, tra i quali il vescovo Molinari e mons. D’Ercole, ma anche il fior fiore dell’Aquila bene: imprenditori, artigiani, professionisti, manager, sindaci, consulenti scientifici. Bei nomi, un vero ghota di potenti e di immarcescibili. Un’inchiestona da film di Pietro Germi. Niente di niente, s’intende, finora a carico di nessuno. Solo ricerca di chiarezza su 12 milioncini di euro, 24 miliardini di lire se siete affezionati al passato valutario.
E POI ANCORA… Naturalmente, vanno per la loro strada le inchieste sugli appalti e sul G8, e quelle sui crolli e le vittime. E quella sugli isolatori sismici.
IDV NE CHIEDE UN’ALTRA – Non bastasse tutto ciò (nel riepilogo, che potrebbe essere a puntate tanto è corposo) omettiamo altre inchieste, in divenire e in fieri, diciamo di minore entità e meno coinvolgenti per big e vip. Ma ecco che oggi l’IDV, per bocca del consigliere regionale D’Alessandro, chiede un’altra inchiesta, orientata verso elaborati tecnici, documenti ed esecuzione dei circa 4.500 appartamenti del “progetto CASE”. Costati un oceano di soldi pubblici. Esisterebbe una relazione di quasi 70 pagine (almeno così sostengono alcuni giornali non locali) in cui spuntano difetti, approssimazioni, fretta eccessiva, leggerezze e mancati autentici controlli e collaudi: conseguenza ne sarebbero difetti, guasti, problemi (e speriamo solo queste cose “minori”) di cui sarebbe interessante sapere di più. Ma soprattutto sapere se tanti soldi spesi, corrispondono ad uno standard qualitativo e di efficienza adeguato. C’è chi ne dubita.
Lo ha fatto l’IDV, chiedendo documenti al comune dell’Aquila. Il quale sapete cosa ha risposto? Niente, secondo l’IDV. Eppure, sono documenti di pubblico dominio, non possono essere negati: è reato farlo, dice IDV. E annuncia esposti alla magistratura. Che il comune sia abituato ai silenzi e e ai dinieghi, non è una novità. Ma forse avrà delle spietgazioni, delle ragioni. A questo punto, non potrà negare risposte ai magistrati.