Comune su abolizione “norma truffa”


Montesilvano – Il consiglio comunale si e’ occupato oggi dell’esame delle controdeduzioni alle osservazioni presentate dai privati sull’adozione della variante alle norme tecniche del piano regolatore vigente mediante l’abrogazione del comma 14 dell’articolo 26. Un passaggio indispensabile, quello delle osservazioni, per arrivare all’abrogazione della ‘norma truffa’. La maggioranza e’ apparsa unita, mentre nell’ultima seduta la disgregazione della maggioranza aveva portato alle dimissioni del sindaco. Otto le osservazioni respinte, cinque delle quali all’unanimita’. E’ stato votato, sempre all’unanimita’, un emendamento presentato dal consigliere Leo Brocchi (Proposta liberale europea), sulle norme di salvaguardia, che solitamente hanno una durata di tre anni, ma che in questo caso saranno prolungate a cinque. Il solo a lasciare l’aula prima del voto – si legge in una nota del Comune – e’ stato il consigliere Francesco Maragno (Movimento verso il Pdl). Il sindaco dimissionario Pasquale Cordoma (che entro domani sciogliera’ il nodo sulle sue dimissioni) ha ricordato l’importanza per l’amministrazione da lui guidata dell’abrogazione del comma 14 dell’Articolo 26, “uno dei principali punti del programma” di governo. “L’abrogazione della cosiddetta norma truffa – ha detto il sindaco Cordoma – e’ necessaria per eliminare un meccanismo che ha permesso a gruppi di imprenditori di ricevere un premio di cubatura del 20 per cento, favorendo solo questa categoria. Attraverso uno studio piu’ accurato il nuovo Prg potrebbe aprire una strada alle attese che il sociale richiede. Questa norma ha provocato solo scempi. Oggi andiamo a votare controdeduzioni e risposte alle osservazioni ed e’ un momento politico importante per ridare alla citta’ spazi, legalita’ e giustizia, anche in relazione a quel disastro urbanistico perpetrato negli ultimi dieci anni”. Il Pd, con il consigliere Gianni Bratti, e’ sembrato favorevole all’abrogazione della norma truffa che andrebbe ripresa per favorire realmente alcune categorie disagiate. Dello stesso parere anche il consigliere di Rifondazione Cristian Odoardi, il quale ha ribadito come “questa norma non fosse male nella sua concezione iniziale ma i correttivi apportati hanno fatto se’ che diventasse una norma truffa. Questo e’ un passo avanti per uno salto di qualita’”. Il consigliere Leo Brocchi e’ stato l’unico a bocciare la volonta’ dell’Amministrazione comunale di abrogare l’Art. 26. Da Brocchi sono partite pesanti illazioni all’indirizzo dell’assessore Di Giacomo il quale ha annnciato querela e ha rimandato al mittente tutte le accuse. “La norma – ha spiegato l’assessore Di Giacomo – e’ stata una speculazione edilizia i cui effetti sono stati devastanti per l’intera citta’. Ha favorito soltanto la speculazione edilizia. La nostra volonta’ e’ di ridare dignita’ a Montesilvano”. Il prossimo passaggio e’ in conferenza di servizi.


18 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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