“Rischio sismico,tra previsione e prevenzione”
L’Aquila- È possibile prevedere deterministicamente i terremoti? Ne sono mai stati previsti?Quali sono allo stato attuale i risultati raggiunti dalla ricerca scientifica in questo campo?Come è possibile mitigare il rischio sismico? Come si pone la Politica nei confronti di
indicazioni e studi elaborati da scienziati qualificati,atti ad
allertare riguardo minacce incombenti sull’incolumità pubblica?Che
lavoro svolgono i Centri Funzionali DPC e perché è importante
monitorare il territorio? Su che tipo di territorio viviamo?Perché la
parola “prevenzione” sembra essere un tabù? C’è differenza tra
comunicare ed informare?Quali sono le risorse psicologiche per poter
reagire costruttivamente alla catastrofe?Qual è il piano di emergenza
del Comune di L’Aquila?
A partire da queste domande,muoverà i suoi passi il secondo atto del
convegno itinerante “on the road” in programma per sabato 23 ottobre alle ore 15.30 presso la Sala Parrocchiale S.Pio X (Torrione-L’Aquila),organizzato dal gruppo di divulgazione scientifica EPPURSIMUOVEAQ. In apertura dei lavori,sarà introdotta da Romano Camassi ( INGV-BO)la proiezione del medio metraggio “Non chiamarmi terremoto”, realizzato nell’ambito del
progetto EDURISK di educazione al rischio in cui sono stati
coinvolti i ragazzi delle scuole medie della Provincia di L’Aquila.
Interverranno a seguire: il geochimico-vulcanologo Francesco Stoppa
(previsione,prevenzione e cultura del terremoto),il fisico-sismologo Antonio Piersanti (predizione e previsioni: il molto che promette la magia ed il poco che (per ora) può offrire la scienza),il geologo strutturale Giusy Lavecchia (il contributo della geologia strutturale alla previsione dei terremoti: ilcaso del terremoto aquilano),il geofisico-sismologo-vulcanologo Christian Del Pinto (l’importanza del monitoraggio nella prevenzione),l’Ass.Ricostruz.Patrimonio Artistico Vladimiro Placidi ( il piano di emergenza del Comune di L’Aquila),la psicologa-psicoterapeuta Domenica Canna (gli effetti psicologici della catastrofe e la propensione alla resilienza),Progetto
M6.5-Scuola S.I.S.M.A.-Fondazione Onlus 6 Aprile per la vita
(inerzia amministrativa e coscienza civica: la prevenzione dal basso). Dopo la catastrofe del 6 Aprile 2009, oltre al rischio sismico,permane un’ invariante inquietante :la disattenzione politica nei confronti della prevenzione.Per contro,una maggior presa di coscienza da parte di numerosi cittadini sta portando al nascere di movimenti civici il cui scopo è coordinare eventi di divulgazione scientifica,formare ed informare costantemente per aumentare la consapevolezza dell’elettorato , pressare le istituzioni senza escludere l’arma giudiziaria affinché svolgano la loro primaria funzione: soddisfare la nostra esigenza di sicurezza.
È importante reagire ed affrontare razionalmente il problema
affidandosi ad esperti competenti nella pianificazione dell’emergenza
e nella gestione del rischio PRIMA che si verifichino le solite
tragedie inattese.L’unica certezza che abbiamo è che il terremoto
tornerà ,tra un minuto,un mese,un anno,10 anni.La sordità politica ed i meccanismi psicologici di indifferenza sociale non pagano,anzi
aumentano la nostra vulnerabilità presentando un conto
salatissimo.Bisogna agire PRIMA,PRIMA è ADESSO.
Conoscere può fare la differenza tra la vita e la morte.
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