Metanodotto, rischi sismici elevati


L’Aquila – “È troppo grave il rischio connesso all’elevata sismicità dei territori che dovrebbero essere attraversati dal metanodotto Rete Adriatica”. È questo l’allarme che l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni ha esposto nel corso di un incontro, voluto dallo stesso Moroni, che si è svolto in Regione alla presenza del presidente del consiglio regionale Nazario Pagano e dei capigruppo consiliari. In rapprsentanza del territorio erano presenti anche i sindaci dei Comuni di Navelli e di Sulmona.
Il progetto legato alla realizzazione del metanodotto è stato presentato dalla Snam rete gas e prevede una lunghezza complessiva dell’opera pari a 687 chilometri, e andrà da Brindisi a Minerbio, in provincia di Bologna. A Sulmona è prevista la realizzazione di una centrale di compressione a gas.
“Il metanodotto – ha dichiarato Moroni, facendosi portavoce della protesta di tutto il comprensorio dell’Abruzzo interno – dovrebbe fungere da passaggio del gas proveniente dal nord Africa verso il nord Europa, senza alcuna fornitura e, dunque, senza alcun beneficio, per i territori interessati. Inoltre il progetto non prende minimamente in esame l’elevato rischio sismico della zona dell’appenino centrale. Sovrapponendo infatti – ha proseguito Moroni – il percorso del gasdotto alle carte sismiche delle regioni interessate balza subito agli occhi, in tutta la sua evidenza, che la condotta corre in parallelo, e talvolta addirittura interseca, le linee di faglia attive di territori caratterizzati storicamente da un grado di sismicità notevolissimo”.
“Pensare quindi – ha concluso l’assessore – di realizzare un metanodotto ed una centrale di compressione in aree a elevatissimo gradi di sismicità, equivale non solo a non tener in alcun conto il principio di precauzione, ma rischia di vanificare le stesse politiche di prevenzione che si stanno promuovendo a tutela della popolazione. Ho richiesto pertanto che la Regione Abruzzo si faccia carico, per le proprie competenze, della questione, anche attraverso l’approvazione urgente di una specifica legge che vieti la realizzazione di opere di questo grado di pericolosità connessa al rischio sismico nei nostri territori”.
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16 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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