Detto,fatto: contro le lucciole via gli alberi
Pescara – Contro le lucciole, segare gli alberi. Alla fine, come avviene sempre in questo nostro paese codino e baciapile, ma profondamente disonesto e corrotto nel proprio costume quotidiano (basta seguire le cronache giudiziarie), a pagare il conto dei frèmiti moralistici sono stati gli alberi. Ora bisogna passare alla seconda fase dell’operazione: tagliare i tacchi a spillo delle prostitute che li usano, e in seguito, se servirà , gli attributi mascolini dei loro clienti… “Lungo il fiume Tronto I(lungo la strada detta Bonifica, luogo di prostituzione storica) sono stati tagliati diversi alberi, in questi giorni, e il Wwf lo ha accertato durante un sopralluogo sulla Bonifica, documentando con delle fotografie quando accaduto”. Questa la denuncia partita questa mattina dall’associazione ambientalista insieme a Lipu (Lega italiana protezione uccelli), Coordinamento ciclabili dell’Abruzzo Teramano e associazione On the road. Il “no” di queste sigle al taglio degli alberi e’ assoluto, tanto piu’ che l’azione sarebbe stata promossa per facilitare le forze dell’ordine a combattere la prostituzione. Le associazioni chiedono di sapere chi sia stato a promuovere il taglio degli alberi, se l’intervento e’ stato autorizzato e per quale promotivo e’ stato effettuato. Nello stesso tempo vengono rilanciate alcune proposte per riqualificare il lungofiume che da area degradata – dice Dante Caserta del Wwf – puo’ diventare un punto di forza per la qualita’ della vita di tutti. Tra gli interventi sollecitati ci sono la pulizia immediata del terrapieno d’argine, la tabellazione di percorsi ciclopedonali ed equestri, la realizzazione di orti urbani da affidare ai cittadini, l’installazione di telecamere per dissaudere i clienti delle prostitute e dare sicurezza ai cittadini, collegamenti ciclopedonali tra le due sponde e fino alla foce nonche’ la sistemazione ciclopedonale dell’argine, sul modello di quanto fatto nelle Marche”. Dall’associazione On the Road, che si occupa del recupero delle ‘lucciole’ parte invece l’appello, gia’ lanciato in passato, ad attivare un confronto tra forze dell’ordine, istituzioni e altre associazioni per attivarsi sinergicamente contro la prostituzione.
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