Ammortizzatori, abruzzesi a rischio
Pescara – (di Sandro Giovarruscio, CGIL) – La CGIL nazionale ha chiesto al Governo un tavolo di confronto per stabilire la prosecuzione del finanziamento degli ammortizzatori in deroga per tutto il 2011. Il 31 Dicembre 2010 cessano gli effetti dell’accordo Governo – Regioni del 12 Febbraio 2009. La gravità della crisi e le ripercussioni sull’occupazione, che partono da quell’accordo, sono tuttora in atto, come dimostrano i dati INPS sulla Cassa Integrazione.
In Abruzzo la situazione è peggiore di quella nazionale, sia in relazione ai licenziamenti (30.000/trentamila negli ultimi anni), sia rispetto ai livelli di Cassa Integrazione raggiunti. E’ evidente quindi che senza la proroga degli ammortizzatori in deroga si rischia il licenziamento di ulteriori 4/5 mila Lavoratori.
Siamo di fronte ad una situazione di vera crisi del lavoro, poiché si perdono per la prima volta posti di lavoro sia nel pubblico che nel privato. Basti pensare che nella scuola andranno persi a regime, per effetto della riforma Gelmini, circa seimila posti di lavoro. Per queste ragioni la CGIL Abruzzo chiede al Governo e al Presidente della Giunta Regionale, di rifinanziare subito gli ammortizzatori in deroga ed individuare interventi straordinari a favore dell’occupazione.
Ribadisce infine la necessità del superamento del tetto ai 10.000 lavoratori in mobilità , che potranno andare in pensione con le vecchie regole, imposto dal Governo nella manovra economica. In Abruzzo sono oltre 3.000, in Italia oltre 100.000, quelli che hanno maturato i requisiti. Se non si supera la norma, siamo di fronte ad una vera lotteria!
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