Alberghi, sospesi servizi agli sfollati: Chiodi licenzi chi ha causato ritardi e intoppi
L’Aquila – LOLLI: DECISIONE DRAMMATICA – IDV: VERGOGNA NAZIONALE – PEZZOPANE: MISTIFICAZIONI – Presi in giro senza pudore da mesi e mesi, tra ultimatum rientrati e umilianti pendolarismi negli uffici abitati dsa burocrati saccenti, scostanti e soprattutto improduttivi: infatti agli albergatori che ospitano sfollati non è stato ancora pagato un euro della parte di credito che vantano, e che li ha ridotti ormai sul lastrico o quasi. Soldi dovuti, stanziati, annunciati e riannunciati, che però non arrivano. E non si ha notizia che la Regione abbia identificato e punito pubblicamente chi è responsabile di tale incredibile situazione. Cosa che non averrà mai, mentre gli stipendi (spesso anche lauti) corrono puntuali. Ma ora basta. Mara Quaianni, vice presidente della Federalberghi, ha deciso di passare dalle parole ai fatti, stanca, come i suoi colleghi, delle intollerabili beghe burocratiche, delle parole al vento, degli annunci ai quali non seguono i fatti. Stanca come tutti di fronte alla impudenza di politici e istituzioni incapaci di provare disagio e che continuano ad accumulare ritardi nei pagamenti dei rimborsi dovuti agli albergatori che ospitano sfollati. “Preso atto che, nonostante le rassicurazioni ricevute dal Commissario Chiodi, ad oggi non risultano ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spettanze, ci vediamo costretti, nostro malgrado, a sospendere dalla giornata di domani, come concordato in Assemblea, i servizi di pulizia, cambio biancheria e ristorazione agli ospiti aquilani”dice la nota della Federalberghi.
“Siamo dispiaciuti del fatto che a subire le conseguenze di tale incresciosa situazione saranno i nostri concittadini già come noi fortemente colpiti dal terremoto, ma non abbiamo purtroppo altri mezzi per sostenere le nostre ragioni che sono evidenti.
Ovviamente, appena riceveremo quanto dovuto, riattiveremo i servizi che abbiamo assicurato, con grandi sacrifici e difficoltà finanziarie, sin dall’inizio del post sisma”.
(Ndr) – In questa situazione, chiede la gente, chiedono i cittadini, occorre andare fino in fondo e dare un esempio di serietà e fermezza: se il presidente Chiodi condivide, dia un esempio e licenzi chiunque ha causato e causa i ritardi, se tali personaggi sono nell’ambito regionale. Se sono al di fuori, siano cercati e individuati, con conseguente licenziamento (e richiesta di danni), ma soprattutto messi in condizione di non nuocere. Che si trovino a Roma, a L’Aquila, a Pescara, nelle banche, negli oscuri e vischiosi meccanismi in cui viene tritata la dignità di questo paese. Di queste vicende non se ne può più, venga alla luce almeno chi ne è responsabile e paghi il suo conto. I ritardi ci sono, e da mesi e mesi: qualcuno ne deve essere responsabile per forza di cose, non si possono sempre scaricare le responsabilità su identità asenza volto, su anonimi, su entità incoerenti. Gli uffici hanno dirigenti (stipendi d’oro) dipendenti, con nome e cognome: la città vuole sapere chi sono. E< sapere anche che non faranno più danni. (Nelle foto il logo Federalberghi e l’hotel Amiternum, pieno di sfollati)
LOLLI – “La drammatica decisione degli albergatori aquilani di interrompere il servizio per i terremotati a causa dell’allucinate ritardo dei pagamenti a loro dovuti ci riporta tristemente alla realta’ dopo l’ennesimo tentativo del governo di descrivere, nella roboante conferenza stampa tenuta da Letta, Chiodi e Bertolaso, la realta’ dell’Aquila dopo il terremoto come un esempio di efficienza e di straordinaria capacita’. Meno propaganda e piu’ fatti concreti questo e’ quello di cui si ha bisogno.” Lo ha dichiarato Giovanni Lolli, deputato abruzzese del Pd.
IDV – “La sospensione dei servizi agli sfollati da parte degli albergatori dell’Aquila e’ una vergogna nazionale e dimostra che il governo nazionale e quello regionale hanno speculato sulla ricostruzione post terremoto ma i veri problemi sono ancora tutti in piedi”. Lo ha affermato Leoluca Orlando, portavoce dell’Italia dei Valori. “Non e’ un caso che Berlusconi – ha aggiunto Orlando – dopo essere stato il presidente che nella storia e’ andato piu’ volte sul luogo di una catastrofe, promettendo la ricostruzione piu’ rapida di tutti i tempi, ora giri al largo dall’Abruzzo. Sa che lo stanno aspettando con i forconi. Sulla pelle degli aquilani il centrodestra ha scritto una delle piu’ brutte pagine della storia della Repubblica. La guerra dei poveri, tra albergatori e sfollati, e’ solo il risultato di un’operazione mediatica che ora si sgonfia come una bolla di sapone e mette a nudo una realta’ ogni giorno piu’ drammatica”. “E pensare – conclude Orlando – dal giorno del sisma e’ passato piu’ di un anno e mezzo”.
PEZZOPANE – “Non abbiamo particolare bisogno di illusionisti. Abbiamo bisogno di fatti. Mentre si parla di “moltiplicazione dei pani e dei pesci” e c’e’ chi si e’ specializzato in apparizioni e sparizioni, da domani gli albergatori che ospitano gli sfollati sospenderanno i servizi a causa di mesi e mesi di mancati pagamenti”. Lo afferma Stefania Pezzopane, responsabile del Pd per la Ricostruzione in Abruzzo. “Sono preoccupata dalla superficialita’ del Commissario Chiodi, dall’evanescenza delle sue risposte, da un comportamento lontano da ogni fondamento istituzionale”, prosegue Pezzopane, “E con me sono spaventati decine di migliaia di cittadini, perche’ si rendono conto che il loro punto di riferimento per l’emergenza e la ricostruzione brilla per la poca trasparenza e per l’assenza di risposte concrete. Solo una settimana fa, conferenza stampa in pompa magna a palazzo Chigi con il sottosegretario Letta per magnificare i risultati del suo lavoro. Oggi, a testimonianza che si tratta solo di chiacchiere, l’annuncio degli albergatori a danno della nostra gente. Chiodi continua a dire che i soldi ci sono, ma se cosi’ e’ perche’ non li mette a disposizione dei bisogni delle varie categorie, degli enti locali e, soprattutto, dei bisogni della gente? In realta’, da mesi e’ in atto un’opera di mistificazione e di falsificazione sulle risorse e, da giorni, di mistificazione sul numero degli assistiti. Il Commissario pensi a dare delle risposte concrete, senza abbandonarsi a voli pindarici. Basta chiacchiere. Risponda subito, dando il dovuto agli albergatori che non prendono i soldi, nonostante il loro lodevole servizio per i senza tetto”.
Com/Ett
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