Luxuria e Paola Coccia alla Colacchi


L’Aquila – (di Carlo Di Stanislao) – Alle elezioni politiche del 2006, ha ottenuto il primo mandato parlamentare ed è stata eletta alla Camera dei deputati nella circoscrizione Lazio 1, come indipendente nella lista di Rifondazione Comunista, divenendo la prima transgender al parlamento di uno Stato europeo. Per nascita appartenente al sesso maschile, nella vita ha adottato esclusivamente un ruolo di genere femminile e lei stessa si autodefinisce trans gender, interprete e prodotto di una mentalità che sostiene che l’identità di genere di una persona non è una realtà duale “maschio/femmina”, ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di “maschio” e “femmina”. Sabato prossimo, invitata dall’Arcigay Consoli, sarà nella libreria Colacchi del Centro commerciale Amiternum (nella foto i volti della libreria) per presentare il suo libro “Le favole non dette”, scritto con l’onorevole Paola Concia ed edito da Bompiani. Sei storie, sei fiabe della diversità, sei “bambini” tra magia e cemento, tra favola e pregiudizio, amore e indifferenza, in cui Vladimir Luxuria si riflette, per raccontare a tutti, giovani e adulti, l’infinito mistero dell’uomo. Una bambina che sa guardare nel profondo gli occhi innocenti degli animali sottrae una donna-uomo dalla prigione di un circo. Un Pinocchio dei giorni nostri, orfano, svagato e consapevole della propria diversità, trova nell’amore di una tata la forza per dire di nuovo sì alla vita. Davide, un bambino con la passione per il canto e che ode la voce misteriosa del vulcano Etna, previene il disastro della sua famiglia e del suo paese. Una brutta anatroccola, sbeffeggiata da tutti, sconfigge il pestifero orco che sporca le acque del lago, e si trasforma in un meraviglioso cigno. Il libro è come Luxuria: diretto, poetico, delicatamente provocatorio. Ancora domenica, a Fano, al Teatro della Fortuna per il primo appuntamento di ‘Fuori scena’, Luxuria, che nella stessa città porterà lo spettacolo di Patroni Griffi Giffoni, ‘Persone Naturali e Strafottenti’ il 10 e l’11 novembre, parlando del suo personaggio, la trans napoletana “Maria Callas”, l’ha definita “Una persona non brutta ma imbruttita dalla vita, che si è persa per strada, vittima della storia”. Ed ha aggiunto che il testo scritto con la Concia, vuole essere proprio il viatico per non invecchiare e non essere vittime delle proprie storie. Il libro, come il suo primo sempre edito da Bompiani nel 2007 (“Chi ha paura di muccassassina?”), è un modo coraggioso di raccontarsi , non soltanto per le tematiche che tratta, l’omosessualità e il razzismo, ma anche per la potenza con la quale si esprimono i personaggi, che non vogliono ingraziarsi il pubblico, ma sono in aperto conflitto con il mondo se questo è fatto di sole ipocrisie. Ancora provocatorio il suo video di metà settembre, in cui con un abito bianco da sposa, inscenava, come backstage di “Caternoster”, la nuova trasmissione di Massimo Cirri e Filippo Solibello andata in onda il 19 settembre su Raitre, il primo matrimonio transgender italiano. Insomma un personaggio insolito, capace di provocare dibattito su temi importanti e di farlo con profondità, leggerezza e molta, molta ironia ed autoironia. L’altra Autrice è abruzzese, nata ad Avezzano nel 1963, deputata del Partito Democratico, eletta alla Camera nel 2008. La stessa, il 7 ottobre a Radio Città Futura, ha annunciato che è sua intensione sposare, nella primavera del 2011, in Germania, la sua compagna. “Avremmo dovuto farlo prima”, ha detto, “ma abbiamo dovuto fare i conti con problemi di ordine burocratico: io sono già stata sposata e ci occorrono dei documenti che sono rimasti sepolti sotto le macerie dell’Aquila”. “A differenza di altri”, ha detto ancora Paola Concia, “io voglio il matrimonio. E dobbiamo lavorare, a cominciare dal Parlamento, affinché anche in Italia ci sia uno strumento giuridico equivalente al matrimonio”. “Su alcuni temi”, ha aggiunto l’onorevole, “in questo paese c’è bisogno di dialogo. Viviamo in un paese purtroppo dilaniato dai conflitti. C’è un grande disagio civile e sociale alimentato da una politica che accende lo scontro. Su alcuni temi come immigrazione, il ruolo delle donne in politica, unioni civili, testamento biologico, c’è bisogno di confronto. Bisogna mettersi lì a ragionare tra forze politiche e culturali diverse; aprire un cantiere dove ripensare i diritti civili in una chiave diversa”. L’on. Concia, il 23 giugno 2009 è stata protagonista assieme al parlamentare Pd Jean Leonard Touadì di una campagna Arci contro le discriminazioni e il razzismo. Ancora, 4 giugno 2008 ha ripresentato alla Camera, con l’On. Barbara Pollastrini e l’On. Giovanni Cuperlo, entrambi iscritti al gruppo parlamentare del Partito Democratico, la proposta di legge Misure contro gli atti persecutori e contro la discriminazione e la violenza determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere .Inoltre, il 2 ottobre 2009, la commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha adottato un testo base, da lei presentato e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dall’articolo 61 del codice penale inserisce anche quella inerente all’orientamento sessuale. Tale testo è stato poi bocciato il 13 ottobre 2009 dalla maggioranza di governo su una pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall’Unione di Centro. Nel libro che sarà presentato da Colacchi (sempre coraggioso ed avanti, nelle sue scelte), le due autrici, intendono parlare a noi tutti (etero, bi o omosessuali), del desiderio di trasformazione, di liberazione: un pò come il rospo delle fiabe, che sa di avere un principe dentro di sè e si sente vittima di un misterioso maleficio. L’incontro poi, sarà anche un’interessante occasione per dibattere sul transgedismo, che nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica e legale, viene utilizzato in termini semplificativi per indicare una persona transessuale non operata ai genitali, con un’accezione negativa che indica una sottocategoria delle persone transessuali, e per separare il/la transessuale operato/a (ai genitali) da quello/a non operato/; ma nella realtà è fenomeno e situazione molte più complessa. Si scopriranno i motivi che induco un diverso utilizzo del termine dal movimento transgender e transessuale (e dal movimento GLBT o LGBT più in generale), ritenendosi che sia da far prevalere l’identità di genere della persona sul mero dato biologico di nascita.


14 Ottobre 2010

Categoria : Cultura
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