“Scandalosa rielaborazione dati su assistiti”
L’Aquila – SONO OLTRE 55.000 I TERREMOTATI NEL CRATERE – “Non e’ con l’illusionismo dei dati camuffati che cambia la situazione del grave disagio che continuano a vivere i 55.326 terremotati del cratere, di cui quasi 48.000 solo all’Aquila. La scandalosa rielaborazione dei dati dell’assistenza alla popolazione, censurata dall’opinione pubblica a tutti i livelli, lascia di stucco”. Lo afferma Stefania Pezzopane (nella foto) assessore comunale alle Politiche sociali e all’Assistenza alla Popolazione. “Se qualcuno lo facesse al di fuori dei territori colpiti dal devastante sisma di un anno fa sarebbe grave. Se e’ il Commissario per la ricostruzione, nonche’ Presidente della Regione Abruzzo a comportarsi cosi’, questo modo di procedere – critica Pezzopane – e’ assolutamente inaccettabile. Il tentativo di sminuire la portata della popolazione rimasta senza casa assomiglia a un gesto di crudelta’. Ho letto attentamente gli ultimi due report della popolazione assistita, quello del 5 ottobre e quello di ieri. Ci vuole una bella faccia tosta – dice l’asssesore – a cancellare con qualche tasto del computer e qualche risibile giro di parole la bellezza di 52mila assistiti nell’intero cratere. A meno che, per sottostare o compiacere alle idee di qualcuno, il Commissario non abbia voluto procedere a dividere i terremotati di serie A da quelli di serie B. Chi vive nelle caserme e negli alberghi e’ un assistito, chi ha un alloggio del progetto Case (magari stretto fino all’inverosimile rispetto alle esigenze della famiglia o scomodo per i suoi bisogni), ha un contratto di affitto concordato o si trova in autonoma sistemazione (in molti casi in alloggi di fortuna, al limite del vivibile) e’ invece a posto. Per questi aquilani i problemi del terremoto sono terminati. Se questo e’ uno scherzo, e’ di pessimo gusto. Non e’ corretto confondere la gente facendo dei giochi di prestigio con i dati. Oltre a tale inqualificabile situazione ai danni dell’Aquila e del cratere, c’e’ anche un problema di coerenza. Se gli assistiti sono appena 3.000, che senso ha avuto nominare un vice commissario per l’emergenza, che percepisce uno stipendio annuo pari al contributo per la ricostruzione di una casa indipendente di media proporzione? I problemi vanno affrontati e risolti; al contrario, sarebbe un po’ come mettere la polvere sotto il tappeto. Alle tante difficolta’ va posto un rimedio. Non e’ piu’ il tempo di proclami come quello odierno del Commissario Chiodi, che ha annunciato l’erogazione di oltre 80 milioni di euro ai Comuni per il contributo di autonoma sistemazione, per le imprese che operano nella messa in sicurezza degli edifici, per gli alberghi e quant’altro. A chi vanno questi soldi? Il solo Comune dell’Aquila, per il contributo di autonoma sistemazione, avanza 60 milioni di euro, per le mensilita’ da maggio a settembre e per le tre mensilita’ anticipate con propri fondi. Ma gli interrogativi sono tanti. Quando avremo i soldi per i traslochi, per il completamento dei pagamenti degli indennizzi per le attivita’ produttive, per i beni dei privati danneggiati dal sisma? Quando arriveranno i 122 appartamenti del Fondo immobiliare che tanta gente attende con ansia? Piuttosto che fare i giochi delle tre carte – conclude Stefania Pezzopane – si risponda con serieta’ e argomenti concreti a tali domande”.
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