Illegal work, GdF scopre 102 casi
L’Aquila – DALL’INIZIO DEL 2010 550 CASI – In Abruzzo ci sono almeno 102 lavoratori irregolari in meno: pochi senza dubbio di fronte al numero elevato che si presume esista in tutta la regione. Impegnata su questo fronte dell’illegalità è la Guardia di Finanza nell’operazione che si chiama illegal work 2°. Un paziente e lungo lavoro di contrasto nei confronti della cosiddetta economia sommersa e del lavoro nero. Ad operare in tutta la regione il comando abruzzese delle fiamme gialle, i comandi provinciali, il reparto aeronavale, con 160 uomini e 300 interventi nei settori della ristorazione, agricoltura, edilizia, tessile e turistico alberghiero. Individuati 102 lavoratori impiegati in maniera irregolare di cui 28 completamente “in nero”, scoperte numerose violazioni di carattere fiscale. Durante l’attivita’ ispettiva sono stati individuati anche extracomunitari privi del permesso di soggiorno. In un caso, ad Alba Adriatica, 2 cittadini extracomunitari del Sud Est asiatico risultavano privi di qualsiasi documento. Espulsione decisa dalla questura di Teramo. Il titolare dell’azienda e la proprietaria dell’immobile sede dell’opificio sono stati denunciati per violazione alla normativa sull’immigrazione clandestina. L’operazione mira, oltre a impedire violazioni fiscali, ad una giusta tutela degli operatori corretti che risultano svantaggiati da chi, evadendo le imposte e gli obblighi previdenziali, opera una “concorrenza” sleale. In 10 mesi la Gdf ha scoperto 550 lavoratori irregolari in Abruzzo, e quasi 400 del tutto privi di documenti e dunque più che clandestini.
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