Protezione civile su dopo terremoto
Roma – PRECISAZIONI IN UN COMUNICATO ALLE AGENZIE – “Prendiamo atto dell’ennesima ricostruzione fantasiosa sui lavori del dopo terremoto a L’Aquila, in occasione dei quali sarebbe stato posto in essere il tentativo di agevolare qualche gruppo imprenditoriale a scapito della trasparenza e correttezza delle procedure adottate invece dalla struttura del Commissario Delegato per l’emergenza Abruzzo”. E’ quanto si legge in una nota diramata dal Dipartimento della Protezione civile. “Se i virgolettati attribuiti ad un rapporto dei R.O.S. corrispondono effettivamente a quanto appurato dalle indagini lo stabilira’ la magistratura competente. Giova, pero’, ricordare che in data 16 luglio 2010 il Dipartimento della Protezione Civile, tramite un’accurata analisi degli uffici competenti dei R.O.S., dimostrava con tutti gli allegati la procedura di gara europea che il Dipartimento aveva avviato per la realizzazione delle scuole provvisorie per L’Aquila, denominate MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio).
Come si evince chiaramente dal rapporto – prosegue il comunicato – da oggi consultabile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, in nessun caso a tali gare ha partecipato il Consorzio Federico II oggetto delle indagini e degli articoli di stampa. Piu’ precisamente un’associazione temporanea d’impresa (ATI) formata dalla BTP, con la societa’ mandataria CMP di Martinsicuro (TE) e con l’impresa Vittorini dell’Aquila ha partecipato ad una sola gara comunitaria relativa alla progettazione e realizzazione della scuola “Carducci” dell’Aquila. L’importo a base di gara era di euro 7.350.000, la gara e’ stata aggiudicata ad euro 6.843.900, iva esclusa, con un ribasso del 7.23%. Questa ATI ha poi subappaltato lavori di scavo alla societa’ Barattelli ed altri lavori alla societa’ Marinelli ed Equizi Srl”.
La Commissione di gara – prosegue la nota – era presieduta dal Prefetto de L’Aquila, Franco Gabrielli, e composta anche da rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile e da tecnici del Provveditorato alle Opere Pubbliche. Per quel che riguarda poi le altre tre iniziative riportate dai quotidiani, si evince con chiarezza come in nessun caso il Dipartimento della Protezione Civile o la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbiano avuto alcun ruolo a riguardo. Infatti, per la caserma Campomizzi si tratta di iniziativa autonoma adottata dal Provveditore alle Opere Pubbliche della Regione Abruzzo; per i puntellamenti nel centro storico si tratta di affidamento assegnato autonomamente dal Comune de L’Aquila, a riprova del fatto che nel centro storico della citta’ e’ il Comune l’unico soggetto titolare degli interventi; per la sede della Cassa di Risparmio di L’Aquila trattasi di intervento privato i cui titolari avevano presentato domanda di cofinanziamento ai sensi della normativa che consente la ristrutturazione di edifici vincolati dai Beni Culturali in tutta Italia, e nulla hanno avuto a che vedere con i finanziamenti statali per il terremoto del 6 aprile 2009.
Si tratta di precisazioni – conclude il comunicato – che sono state piu’ volte ribadite nel corso degli ultimi sei mesi: dati, fatti, numeri e carte inequivocabili e indiscutibili, che in qualsiasi Paese normale avrebbero consentito una serena e obiettiva analisi di quanto accaduto e la presa d’atto di un intervento esemplare per rapidita’, efficacia, trasparenza e rispetto, non solo delle leggi, ma soprattutto dell’etica pubblica, se esiste ancora”.
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