Albergatori sfiniti, e i soldi non arrivano
L’Aquila – Sarebbe tutto pronto per le prime erogazioni (pochissime, in verità, solo qualche centinaio su migliaia, e peraltro di pochi soldi) delle somme destinate agli albergatori che ospitano terremotati. I quali, in gran parte, sono sfiancati e sfiniti dalle spese. Secondo notizie incerte (la Regione non ha comunicato nulla) si tratterebbe del 50% degli importi. Viene fatto notare, come sempre nel tentativo di giustificare lentezze e ritardi, che sono state necessarie verifiche compiute con la Guardia di finanza. Ma si replica che gli sfollati sono decine di migliaia, ormai dal 6 aprile, e i pagamenti pochissimi, ammesso che avverranno davvero. Il provvedimento è stato firmato dal presidente della Regione: appena 350 disposizioni di pagamento, ora la Banca d’Italia provvederà a pagare, ma nessuno precisa quando i soldi arriveranno agli operatori della ricettività. Bisognerà firmare i mandati e tutto il resto: per i burocrati una firma è sempre al rallentatore, e chi sa quanto ci vorrà. Sarebbe invece stato molto più serio indicare un giorno preciso per i pagamenti. Molti albergatori, da noi sentiti in diverse località della costa, hanno finora affrontato spese ingenti, anche decine di migliaia di euro. Alcuni locali di ristorazione convenzionati con gli alberghi pretendono anticipi dai titolari degli hotel: del resto è comprensibile che non se la sentano, specie i minori, di sostenere spese per centinaia di pasti, senza sapere quando i soldi arriveranno. Tutto avrebbe dovuto funzionare più rapidamente, ma come sempre, così non è stato. Al di sotto del livello di Bertolaso, snellezze di procedure e rapidità burocratiche non esistono.
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