G8 e Federico II, in Procura Verdini
L’Aquila - (Nella foto Verdini, coordinatore nazionale PdL) – Pezzi grossi nell’inchiesta sul G8 we i cantieri dedlla ricostruzione (di edifici importanti e privati): Verdini e Fusi dovranno presentarasi di frontea ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia (Olga Capasso, della Direzione nazionale antimafia e il Procuratore capo, Alfredo Rossini) il 18 ottobre. Denis Verdini è il coordinatore nazionale del Pd, Riccardo Fusi, il presidente dimissionario della Banca Toscana. Ci sarà anche l’imprenditore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio Federico II. Sono stati iscritti sul registro degli indagati dopo lo screeing fatto dagli investigatori del Ros sulle intercettazioni, inviate all’Aquila dalla Procura di Firenze, relative all’inchiesta sui Grandi eventi, che aveva portato all’arresto del presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci e dell’imprenditore Diego Anemone. Nell’ambito della stessa inchiesta erano stati sentiti come persone informate dei fatti, il capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, il presidente della Carispaq, Rinaldo Tordera, il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e il vice direttore sempre della Carispaq, Angelo Fracassi. La DDA ha puntato l’ attenzione sul consorzio “Federico II”, costituito all’Aquila per partecipare alle gare d’appalto per la ricostruzione post-sisma da tre imprese edili aquilane (Barattelli, Vittorini-Marinelli ed Equizi) e dalla Btp del toscano Riccardo Fusi, amico di Denis Verdini, uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl. Secondo l’accusa, il consorzio avrebbe preso e tentato di prendere commesse grazie ad amicizie politiche nazionali. Gli appalti sotto la lente di ingrandimento sono due: un intervento nella caserma “Campomizzi”, appalto vinto da Marinelli ed Equizi, e subappaltato per una parte alla famiglia Barattelli, e quello sulla realizzazione del Musp della scuola media Carducci. Quest’ultimo e’ stato vinto dall’associazione temporanea d’impresa costituita dalla capofila Cmb di Martinsicuro e dalle imprese Vittorini Emidio e Btp. Dopo l’aggiudicazione per un importo di circa 7 milioni di euro, l’Ati ha coinvolto in regime di subappalto la famiglia Barattelli e l’impresa Marinelli.
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