Coisp su calcio selvaggio e aggressivo


Pescara – Alessandro Rosito del sindacato di polizia Coisp scrive: “Ancora una volta fatti sconcertanti che nulla hanno a che fare con lo sport, hanno fatto da sfondo ad un incontro di calcio.
Niente di nuovo sotto il sole, poliziotti feriti, disordini, tafferugli. Nel caso in argomento teatro degli accadimenti è stato lo stadio Biondi di Lanciano. Risultato: da due a sette giorni di prognosi ai colleghi medicati presso l’ospedale “Renzetti” e una frattura nasale ad uno steward . Il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – esprime ai colleghi feriti e allo steward solidarietà e si compiace anche per l’ottimo lavoro del Commissariato di Lanciano che ha, in ogni caso, ottenuto che le diverse tifoserie non venissero a contatto, scongiurando ben più gravi fatti.
La ripetitività di episodi diversi nei dettagli, ma tutti simili nella sostanza, ci impone una riflessione di carattere più generale, e cioè se è proprio impossibile prevenire accadimenti similari.
E’ opinione del COISP che soltanto agendo in sinergia tra le istituzioni dello Stato è concepibile una soluzione concreta.
Leggi più restrittive ed applicazione di quelle esistenti, allo scopo di dare un messaggio forte da parte dello Stato ai violenti che pensano di respirare un clima di impunità, maggiore responsabilizzazione delle società sportive e collaborazione tra giustizia ordinaria e quella sportiva, questa, a nostro avviso, è la medicina opportuna contro il dilagare della violenza che ammorba lo sport del calcio, a livello locale come a livello nazionale. C’è da chiedersi quale interesse sia più prevalente, se quello economico delle sponsorizzazioni e degli introiti delle società sportive in genere o quello generale dell’ordine pubblico e della incolumità fisica dei cittadini.
Perché è soltanto questo il vero nocciolo della questione, di fronte al quale in molti nascondono la testa sotto la sabbia.
Il COISP a tal proposito formula provocatoriamente la proposta di chiudere gli stadi alle tifoserie delle squadre in trasferta per l’intero arco del campionato.
Se così fosse le società, in ogni caso, potrebbero egualmente salvaguardare i loro introiti, realizzando anche una funzione sociale, attraverso la promozione di apposite offerte, che determinerebbero la frequenza degli stadi in piena sicurezza da parte di scolaresche e famiglie, favorendo l’immagine sana dello sport in tutta la sua positiva valenza sociale”.


23 Marzo 2009

Categoria : Cronaca
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