“Albergatori civili e pazienti, istituzioni bugiarde e ritardatarie nei loro doveri”
L’Aquila – “A distanza di 18 mesi da quel tragico 6 aprile 2009 in cui abbiamo assistito alla passerella di vip, politici italiani e internazionali, un gruppo di sfollati ospitati negli hotel dell’Aquila, vogliono dire la loro sulla situazione che stanno vivendo”, dice tra l’altro una loro “lettera aperta alle istituzioni”. “In questi giorni – scrivono gli sfollati – abbiamo letto sulla stampa che le promesse di pagamento nei confronti degli alberghi non sono state rispettate, causando loro notevoli difficolta’ economiche. A nome dell’autentico impegno profuso dagli albergatori nei nostri confronti, ci sentiamo in dovere di esprimere solidarieta’ e dare il nostro sincero appoggio alla loro protesta. I proprietari delle strutture ricettive ci accolgono da diversi mesi andando, a nostro avviso, ben oltre gli obblighi civici imposti dalla Protezione civile.
Nonostante cio’, continuano ad attendere pazientemente il rispetto degli impegni presi da tutte le Autorita’. Le promesse di pagamento, specialmente in questo periodo di crisi, avvertita ancora piu’ forte nel nostro territorio martoriato dal terremoto e da troppi interessi di parte, continuano ad essere disattese si legge nella lettera – dimostrando lo spregio del rispetto che ad ogni lavoratore deve essere portato. Una bella lezione di senso civico che viene dalle Istituzioni!.
Nonostante i vari proclami diramati attraverso i mass media dai rappresentati politici e dalla Protezione civile, che continuano ad affermare, anche attraverso la stampa, che i fondi sono stati stanziati, i versamenti non arrivano nelle casse ormai vuote degli albergatori. Gli sparuti anticipi, che di tanto in tanto ricevono, non bastano nemmeno per versare gli emolumenti al personale alberghiero e ai fornitori; questi ultimi bussano quotidianamente alle porte degli hotel per ricevere quanto giustamente e’ loro dovuto. Si puo’ affermare allora che i gestori degli hotel forniscono a noi sfollati un servizio a titolo gratuito, visto che le promesse di imminenti pagamenti non bastano per andare avanti. Va ricordato – prosegue la lettera – che anche i proprietari degli hotel della Citta’ dell’Aquila sono degli sfollati e che hanno le loro giuste esigenze. La ricostruzione della nostra amata Citta’ non passa solo attraverso la ristrutturazione delle case, ma anche attraverso l’economia locale. Oltre ad ospitarci, i gestori degli alberghi danno lavoro a numerose persone che trovano cosi’ un reddito. Con il Vostro comportamento sui pagamenti, si rischia seriamente che i dipendenti si ritrovino senza lavoro. Ci auguriamo che chi di competenza onori gli impegni economici tanto propagandati a favore delle strutture ricettive, dimostrando cosi’ di voler favorire la ripresa economica di tutta la nostra Citta’”.
(Ndr) – La storia dei mancati pagamenti dei conti degli albergatori che hanno ormai anticipato complessivamente milioni di euro è tras quelle vergognose di questo dopo terremoto che somiglia ad un terremoto continuo. Le bugie sfrontate delle autorità sono solo la prova della loro totale subalternità ad una burocrazia perniciosa, che a sua volta è schiacciata da regole e leggi inadeguate. Tutto questo potrebbe essere anche visto come un problema evidenziato dal terremoto, se politici e istituzioni scegliessero la strada della lealtà e dell’onestà negli atteggiamenti. Invece scelgono quella delle bugie e delle false assicurazioni, ben sapendo di mentire a chi, come gli albergatori, è ormai in difficoltà serie e spesso gravi. Così funziona questo Abruzzo del dopo terremoto, pieno di commissari e vice commissari pagati generosamente. Chi se sono mai mancati i soldi per i loro stipendi, o se debbono subire umilianti ritardi come i comuni cittadini. Riteniamo di no.
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