Attentato alpini, il ferito è marsicano
L’Aquila – DI STANISLAO: NON E’ PIU’ MISSIONE DI PACE – Questi i nomi degli alpini coinvolti nel sanguinoso attentato in Afghanistan: le vittime sono Sebastiano Ville era originario di Francofonte, paese del Siracusano; Marco Pedone, di 23 anni, caporalmaggiore di Patu’, un comune del basso Salento dove abitava in via Silvio Pellico; Gianmarco Manca, caporalmaggiore, di 32 anni, di Alghero (Sassari). Il ferito e’ cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni.
DI STANISLAO – “Il mio piu’ profondo cordoglio per i famigliari dei nostri militari uccisi nell’attacco di stamane nella provincia di Farah e i migliori auguri di pronta guarigione al militare ferito.” Sono le parole del Capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao. “Un agguato terribile che fa salire a 34 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan dall’inizio della missione Isaf, nel 2004. Come sempre in questi casi si toglie la polemica e si guardano i fatti. Della Missione di pace e degli obiettivi iniziali che hanno spinto il nostro paese a dare il proprio contributo non e’ rimasto piu’ nulla. La ricostruzione, la stabilizzazione e l’addestramento all’interno di un mandato teso al mantenimento della sicurezza nell’interesse della ricostruzione e degli sforzi umanitari, questi sono, o meglio erano le linee le guida di questa Missione. Recentemente il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Afghanistan afferma che se questo e’ un periodo critico e violento, i prossimi mesi saranno peggiori, il Generale Petraus non vede una exit strategy, almeno per ora e il Governo italiano? Ribadiamo questo e’ il momento del cordoglio e non della polemica, ma il Governo e il Ministro della Difesa riflettano”.
(Nell’immagine una delle foto giunte dall’Afghanistan oggi)
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