“Quante domande avremmo voluto porre al Governo, se a Roma ci avessero invitati”
L’Aquila – IDV: “CHIODI SPERI NEI MIRACOLI” – A Roma “avremmo voluto esserci anche noi, per porre domande e aprire un dibattito, invece non è stato invitato neppure il sindaco dell’Aquila, e nemmeno gli altri sindaci del cratere” è il commento di Stefania Pezzopane (nella foto dell’aprile 2009) responsabile nazionale della ricostruzione per il PD. “Non e’ davvero un bel segnale, per chi vive, da amministratore e da cittadino, la difficile gestione dell’emergenza terremoto, assistere alla conferenza stampa che si e’ svolta a Roma, in assenza dei sindaci del cratere e, soprattutto, in assenza del sindaco dell’Aquila”. Troppo facile – aggiunge – scaricare sugli assenti ogni responsabilita’ di ritardi e inefficienze. Eppure, quante domande avremmo avuto da porre al commissario Chiodi, al sottosegretario Letta e al capo dipartimento Bertolaso. Domande, ma anche risposte, delle quali, evidentemente, si ha paura. Come ad esempio quella sulla dichiarazione forse piu’ eclatante e piu’ sconcertante nella sua falsita’. Vale a dire che la ricostruzione dei centri storici, e in particolare quella del centro storico dell’Aquila, sarebbe ferma perche’ i Comuni non provvedono a elaborare i piani. Se fossimo stati presenti avremmo potuto rispondere che i piani non si possono fare perche’ mancano i finanziamenti, e le pubbliche amministrazioni non possono pianificare senza una previsione di spesa, cosi’ come mancano gli strumenti normativi, dal momento che siamo in ancora in presenza di una selva di ordinanze spesso in contraddizione tra loro, rispetto alle quali abbiamo chiesto piu’ volte, inutilmente, di fare chiarezza attraverso una legge organica. Era del resto – ricorda Pezzopane – uno dei tanti problemi che ci hanno portato a manifestare a Roma, nel luglio scorso, e magari se, in quell’occasione, i signori che oggi parlano di terremoto ci avessero ricevuto, anziche’ mandare la celere a prenderci a randellate, ci avrebbero dato l’opportunita’ di spiegare cos’e’ questo terremoto. Ma oggi a Roma – osserva Pezzopane – e’ andato invece in scena un monologo autocelebrativo senza contraddittorio, in cui si e’ glissato sulle 26mila persone che aspettano da febbraio il contributo di autonoma sistemazione, sulla vergognosa questione delle tasse, che restituiremo al 100 per cento, sui 70 anni che ci vorranno per smaltire la macerie (altro che ricostruzione!), sulla cassa integrazione aumentata dell’800 per cento, sui 700 alunni in meno che si sono iscritti nelle nostre scuole, che vuol dire 700 famiglie che se ne vanno, o giu di li’, sui 122 alloggi del fondo immobiliare promessi e mai consegnati, e intanto duemila persone sono ancora in albergo fuori citta’. I dati forniti sull’assistenza alla popolazione dal Commisasrio Chiodi, secondo cui sarebbero solo 600 le persone assistite, poi, sono farneticazioni smentite dal suo stesso ufficio stampa, che tre giorni fa ha diffuso l’ultimo report parlando di 55.584 assititi. Perche’ il commissario, il suo nuovo vice e tutti i signori che oggi si sono prodotti in un monolgo volutamente senza contraddittorio non vengono all’Aquila a parlare di terremoto? Siamo stufi di essere presi in giro e di essere strumentalizzati nei momenti in cui scende il consenso del premier. La nostra tragedia merita serieta’ e rispetto”, dice infine Stefania Pezzopane.
IDV – “Chiodi e’ bene che speri in qualche miracolo, perche’ per il lavoro ottimo e eccellente continuando di questo passo non vedo molte speranze”. Replica cosi’ l’on. dell’Idv Augusto Di Stanislao alle dichiarazioni di stamane alla conferenza stampa congiunta sulla ricostruzione post sisma. “Il tentativo di autodifesa e di assolvimento da parte di Chiodi e’ grottesco e immaturo. Come sempre – prosegue Di tanislao – le bugie hanno le gambe corte. Basta venire in Abruzzo piuttosto che parlare da Roma per vedere tutte ombre e pochissime luci. Un modo di infiocchettare con tante belle parole, promesse e tante cifre buttate qua e la’ una situazione ancora drammatica,l’emergenza infatti non e’ chiusa e la ricostruzione non decolla. Non ci dimentichiamo di 55 mila persone che devono rientrare nella propria casa tra le quali mille sono prive di una qualsiasi sistemazione. E ancora, 12 mila disoccupati, un incremento dell’800 per cento della Cig. Chiodi parla di sfollati comodamente insediati negli hotel, ma non si preoccupa delle grandi difficolta’ degli albergatori che hanno dovuto affrontare e anticipare da soli con grande senso di responsabilita’ e di umanita’ tutte le spese e che ancora sono in attesa che gli impegni del governo vengano rispettati. Un commissario che deve vigilare sulla regolarita’ degli appalti che ha gia’ avuto una condanna in appello dalla Corte dei conti per culpa in vigilando, infiltrazioni mafiose e un continuo scaricare responsabilita’ ad altri. Tanto il Governo quanto Chiodi – conclude Di Stanislao – stanno parlando di un altro paese e di un’altra regione. La ricostruzione deve essere una priorita’ nazionale e il Governo non puo’ lavarsene le mani”. (AGI) Com/Ett
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