La politica sta affondando il progetto ENI
L’Aquila – CONFERENZA STAMPA DEL RETTORE DI ORIO DOMANI – I consiglieri comunali Luigi D’Eramo (La Destra), Emanuele Imprudente (Mpa), Enrico Verini (Udc) scrivono: “Oggi, su una delibera relativa ad un progetto da sostenere (la creazione di un centro di ricerca universitaria), incastonato in una speculazione edilizia che faceva passare da agricola a edificabile una superficie di 18mila metri quadrati in eccesso rispetto ai 12mila metri quadri necessari per la realizzazione del centro di ricerca in questione, la maggioranza di centro sinistra non ha garantito il numero legale, con sole 16 presenze sulle 20 necessarie e le 25 di cui dispone.
Ancora una volta registriamo come questa maggioranza sia incapace di governare e di far approvare sia le cose buone ( centro di ricerca) sia quelle che costituiscono una vera vergogna (la trasformazione di 18mila metri quadri di terreni da agricoli a edificabili), da essa stessa proposte. Una sconfitta dell’assessore Riga, proponente la delibera,e inconcludente come sempre. Una sconfitta della città , che avrebbe diritto alla crescita del proprio ateneo e a non subire speculazioni edilizie davvero poco chiare”.
(Ndr) – Questa la presa di posizione diciamo trasversale sull’argomento che sta scandalizzando gli aquilani, o almeno quelli che ancora hanno la pazienza di seguire i fatti comunali. E cene vuole tanta. La politica aquilana, come sempre suicida e autoflagellante, sta mandano a fondo un progetto, quello dell’ENI con l’Università , che potrebbe dare prestigio, lavoro, investimenti e alta qualificazione di presenze rilevanti. Cosa ci sia dietro è un maleodorante pasticcio dal quale emergono – a quanto pare e dicono in tanti – appetiti speculativi. Di chi e per conto di chi? Tocca alla politica fare nomi e cognomi, almeno a quella politica che si erge a salvatrice della patria. E’ certo soltanto che ancora una volta dal Comune non esce altro che un’ennesima figuraccia, deprimente agli occhi di chi vede la città morente (senza esagerazioni) e i detentori del mandato popolare farfuglianti, rissosi, irsuti, improduttivi. Se il progetto andrà a fondo, come pare, stavolta avranno identità precisa i responsabili di tanto sfacelo.
Domani a mezzogiorno all’Università il rettore di Orio terrà una conferenza stampa sull’argomento, e non gli mancheranno le parole per descrivere esattamente la situazione.
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