Guida Espresso, Romito tra i migliori


L’Aquila – L’ABRUZZESE TRA I GRANDI CUOCHI – C’è un abruzzese (di rango gastronomico già noto) tra i grandi chef d’Italia, e non sarà difficile capire che è Niko Romito (nella foto) di Rivisondoli. Ma le “svolte” nella classifica della grande cucina italiana sono molte. La Guida “I ristoranti d’Italia de L’Espresso 2011″ (nella foto l’edizione del 2009) ha posto al vertice del Gotha dei grandi chef italiani con una votazione che rasenta la perfezione il ristorante “La Francescana” di Massimo Bottura di Modena che scalza i mitici Vissani (19,5/20) di Baschi e il pluripremiato Le Calandre (famiglia Alajmo) di Rubano. La motivazione del giudizio degli esperti guidati da Ezio Vizzari e’ quanto mai lapidaria e nella sua semplicita’ non si presta a equivoci: “cucina moderna, italiana e originale come nessun’ altra” e Massimo Bottura e’ il cuoco che meglio di ogni altro incarna e interpreta il modello della “Nuova Cucina Italiana”. Un altro mito della ristorazione d’alto livello Heinz Beck con la Pergola del Rome Cavalieri deve accontentarsi del terzo podio con il punteggio 19/20 accanto a Uliassi di Senigallia che sale invece nella graduatoria. Gli altri ristoranti al vertice (sedici in tutto premiati con i tre cappelli, massima votazione) sono con 18,5/20, l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Cracco di Milano, dal Pescatore (Santini) di Canneto sull’Oglio, Combal.Zero (Scabin) di Rivoli Torinese, Villa Crespi (Cannavacciuolo) di Orta San Giulio. Seguono Piazza Duomo (Crippa) di Alba e Reale (Romito) di Rivisondoli, entrambi a 17,5/20 l’anno scorso. A 18/20, accanto ai confermati Duomo di Ragusa (Sultano), il Canto della Certosa di Maggiano (Lopriore), e Torre del Saracino di Vico Equense (Esposito), si colloca La Madia di Licata (Cuttaia). La Guida de l’Espresso laurea poi 62 i ristoranti con “2 cappelli”, cioe’ un punteggio compreso fra 16,5 e 17,5, e 222 con “un cappello”, con un punteggio fra 15/20 e 16/20. Fra le regioni, e’ la Lombardia a detenere il primato della ristorazione di eccellenza con 51 locali con almeno “un cappello”, seguono il Piemonte con 33 e la Campania con 29, entrambe in forte e costante crescita. Quindi, nell’ordine, l’Emilia, il Lazio, la Toscana, la Liguria, il Veneto, l’Alto Adige e le altre regioni, tutte senza apprezzabili cambiamenti rispetto alla Guida dell’anno precedente.


07 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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