Pilkington, al via i “narcotest” e 30 a casa
San Salvo – O controlli antidroga, o rischio di perdere il lavoro, almeno per chi è preposto a mansioni che richiedono un attento impegno e particolari attitudini fische. Cominceranno lunedì nello stabilimento della vetreria Pilkington i cosiddetti “narcotest”, disposti per legge. Ai test, un esame delle urine, dovranno sottoporsi in via obbligatoria carrellisti, carropontisti e personale che usa le auto aziendali per accertare eventuali tracce di sostanze psicotrope. Non e’ ancora chiaro se ai narcotest dovranno sottoporsi anche i dirigenti. Di fronte alla richiesta della Pilkington, il dipendente puo’ rifiutarsi solo per giustificato motivo, perche’, cioe’, assente per malattia o per ferie. Si viene convocati 24 ore prima e se un dipendente non e’ in servizio viene chiamato una seconda volta. In caso di rifiuto arriva la sospensione dalle mansioni. Se un addetto risulta positivo non rischia il posto di lavoro, ma verra’ assegnato ad altre mansioni, meno rischiose.
INTERINALI A CASA – Alcuni impianti marceranno nelle prossime settimane a ritmi ridotti e trenta interinali perderanno cosi’ il posto di lavoro alla Pilkington di San Salvo. “Al reparto ‘accoppiato’ – anticipa Emilio Di Cola, rappresentante della Filctem Cgil – alcuni impianti passeranno da quattro a tre turni, determinando la perdita di trenta posti di lavoro. A farne le spese saranno gli interinali, i piu’ giovani dunque: in 15 torneranno a casa lunedi’ prossimo, altrettanti il 25 ottobre”. Durante i week end, proprio in concomitanza con la riduzione dei volumi produttivi, non saranno in servizio 100 dei 450 addetti del reparto, quello dove l’azienda aveva assunto 50 interinali. Di questi solo i 20 piu’ anziani salveranno il posto. (AGI) Cli/Ett
Non c'è ancora nessun commento.