Provincia: “No ai precari, sì ai dirigenti?”
L’Aquila – CHIESTA STABILIZZAZIONE PROGRESSIVA – Il gruppo del PD in consiglio provinciale rileva in un documento che “in tutte le occasioni di discussione sul futuro del personale della Provincia con contratti in scadenza, la maggioranza si è trincerata dietro l’alibi dei livelli di spesa del personale elevati e le limitazioni imposte dal governo per effettuare nuove assunzioni nella pubblica amministrazione”.
Scopriamo, però, dice il PD, che tali argomentazioni valgono solo per i precari e la copertura dei posti vacanti di livello medio basso e non per i dirigenti. La Giunta Provinciale ha dettato gli indirizzi per l’assunzione di due dirigenti, uno a tempo indeterminato e l’altro a tempo determinato.
“Uno da assumere tramite avviso pubblico – dice una nota – da pubblicare sul sito per …15 giorni, l’altro mediante attingimento del primo degli idonei dalle graduatorie tuttora vigenti negli enti locali della regione Abruzzo: si conoscono già i papabili?
E’ sconcertante assistere a scelte politico-amministrative così divaricanti e assolutamente incomprensibili: affermare, da una parte, che non ci sono risorse per stabilizzare coloro che da anni prestano la propria collaborazione professionale per l’Ente e, dall’altra, avviare un procedimento per l’assunzione di personale dirigenziale dai costi certamente non contenuti.
Anche per queste ragioni, il Gruppo Consiliare del Partito Democratico, nei giorni scorsi, ha presentato all’Amministrazione Provinciale il seguente o.d.g. sui precari: “Il Consiglio Provinciale dell’Aquila: VISTA la prossima scadenza dei contratti di collaborazione a tempo determinato del personale assunto nel corso degli ultimi anni; CONSIDERATA la grave ed eccezionale situazione occupazionale esistente nell’intero territorio provinciale, in particolare nella Città dell’Aquila a causa del sisma del 6 aprile 2009; RILEVATO che l’apporto professionale del personale a tempo determinato è fondamentale per il buon funzionamento degli uffici, attualmente frammentati e dislocati in diverse località e impegnati a portare avanti gli innumerevoli procedimenti legati all’emergenza post-sisma; CONVINTO che sarebbe grave disperdere un patrimonio professionale e umano maturato nel tempo, oltretutto in possesso di requisiti curriculari e scolastici di indubbio valore, come testimoniato dagli esiti delle diverse prove selettive cui sono stati sottoposti; CONSAPEVOLE delle rigidità di bilancio e delle restrizioni dei trasferimenti statali, da affrontare, però, alla luce delle considerazioni sopra esposte sull’eccezionale situazione locale e, se necessario, con l’apertura di una specifica interlocuzione e contrattazione con i livelli di governo regionale e nazionale; IMPEGNA il Presidente della Giunta e l’Assessore Delegato ad affrontare e risolvere la problematica attraverso un procedimento equo, solidale e trasparente, finalizzato ad individuare un percorso di stabilizzazione programmata e graduale nel tempo, così da evitare contenziosi e l’esplosione di una nuova crisi sociale ed occupazionale territoriale”.
(Ndr) – La Provincia dell’Aquila è terremotata: perchè non si punta ad un occhio di riguardo da parte del governo e della Regione in considerazione di uno stato di disagio profondo, che nuove perdite di lavoro renderebbero drammatico e insanabile?
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