Ripreso processo “sanitopoli”, i difensori
Pescara – PRIME RICHIESTE DI PROSCIOGLIMENTO – E’ ripreso oggi davanti al gup Zaccagnini il processo detto “sanitopoli” all’ex presidente della Regione Del Turco e ad altri 33 imputati. Il difensore di Enzo Angelini (nella foto), avvocato Sabatino Ciprietti, ha chiesto il non luogo a procedere nei confronti del suo assistito, che è al contempo uno degli imputati, ma anche parte lesa. A far scattare gli arresti di Del Turco e degli altri furono le dichiarazioni di Angelini, imprenditore della sanità privata in Abruzzo e in altre regioni. Denunciò di aver dovuto pagare tangenti per 15 milioni di euro a politici di entrambi gli schieramenti in cambio di favori. Per Ciprietti “dagli atti non sussistono elementi di conforto per la posizione accusatoria”. L’avvocato ha spiegato di aver chiesto al gup Angelo Zaccagnini di non doversi procedere per Angelini perche’ ‘ i fatti non sussistono e comunque non costituiscono reato e perche’ sono contraddittorie le impostazioni accusatorie’. Angelini – ha proseguito ha spiegato l’avvocato – non ha mai ammesso o confessato di aver compiuto reati attinenti alla gestione dell’attivita’ sanitaria. Ha detto soltanto di aver subito delle concussioni.
DOMENICI – L’avvocato Francesco Carli ha chiesto il proscioglimento per il suo assistito l’ex assessore regionale alla sanita’ del centro destra Vito Domenici, imputato nel procedimento relativo alla sanitopoli abruzzese. Secondo l’accusa Domenici, che nel 2008 fini’ agli arresti domiciliari’, avrebbe ottenuto da Vincenzo Angelini, ex proprietario della clinica privata Villa Pini, una tangente di 500 mila euro.
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