“Non c’è bisogno della centrale a biomasse”


L’Aquila – (di Lelio De Santis, IdV) – ATTENTI ALL’AGGRESSIONE DEL TERRITORIO – La mancanza di un’idea di città , di una visione complessiva del territorio aquilano e di regole certe sul piano urbanistico favoriscono da tempo il proliferare di insediamenti artigianali o commerciali, di abitazioni o di prefabbricati,ed ora anche di discutibili impianti industriali.
E’ il caso della Centrale termoelettrica, annunciata in questi giorni, di 5,5 megawatt di potenza con produzione di energia elettrica stimata in8 gigawattora/anno da biomasse vegetali, approvata dalla Regione e dalla Provincia, prevista a Bazzano.
Il Gruppo di imprese, costituito da Futuris Aquilana srl, da Futuris spa e da MD-D Power Engineering spa, intende realizzare giustamente i suoi interessi, non pensando ai problemi che si creano ed alle ripercussioni sul piano ambientale.
Questa preoccupazione dovrebbero averla le Istituzioni Locali, a cui compete il compito di valutare la bontà del progetto e di verificare le compatibilità ambientali, urbanistiche e socio-economiche.
Di sicuro, bisognerà estirpare i pioppeti ed i boschi del circondario per alimentare questo megaimpianto; di sicuro produrrà una qualche forma di inquinamento; di sicuro metterà in seria difficoltà le attività commerciali ed industriali della zona.
I cittadini potrebbero pagare caro le conseguenze di una decisione calata dall’alto, che risponde ad esigenze economiche di imprenditori privati e non certamente ad un disegno di sviluppo locale, appropriato e condiviso.
L’Area di Bazzano è diventato il Polo Sud di L’Aquila , densamente abitato, con il progetto CASE, con L’Università, con i Centri Commerciali, con gli Uffici Pubblici: che senso ha piazzare lì un mostro che brucia legna ed emette- nonostante l’uso di filtri e le possibili precauzioni – polveri ed altre schifezze, per produrre solo ricchezza per il privato?
IL Sindaco della città ha il dovere di vigilare e di informare i cittadini
I cittadini residenti, prima ancora del Consiglio Comunale e della Circoscrizione, devono sapere e vederci chiaro.
L’I.d.V. certamente non starà in silenzio; l’I.d.V. non starà muto come tanti altri Partiti ,Associazioni Ambientaliste,Amministratori Locali. Le vicende giudiziarie di questi giorni dovrebbero rafforzare negli Amministratori pubblici l’esigenza di trasparenza e di approfondimento di ogni iniziativa che muove denaro ed incide pesantemente sul territorio, territorio da salvaguardare e da valorizzare nelle sue emergenze naturali e culturali.


02 Ottobre 2010

Categoria : Politica
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