Cialente contro chi “tradisce la città ”, e su ritardi, incapacità e inadempienze
L’Aquila – “La nostra citta’ ha sempre dovuto fare i conti con i traditori, che di notte, sotto assedio, non esitavano ad aprire le mura al nemico. Anche adesso c’e’ chi attacca il Comune dell’Aquila, in questo modo tradendo la citta’”. Lo ha detto il sindaco Massimo Cialente (nella foto) nel corso di una conferenza stampa oggi, in cui ha tracciato un bilancio degli ultimi otto mesi, prima cioe’ di rassegnare le dimissioni da vice-commissario per la ricostruzione. E proprio parlando dell’emergenza abitativa Cialente ha dato notizia di essere venuto a conoscenza proprio qualche giorno fa che la Protezione civile si e’ dimenticata di realizzare una terza piastra a Paganica e di realizzare nella stessa frazione 64 moduli abitativi provvisori (Map) stoccati in un deposito di un privato a San Pio delle Camere. Circostanze “gravi ed assurde” ha detto Cialente “per non parlare degli altri 1.449 alloggi promessi dal capo dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso e mai realizzati”. “Da febbraio – ha aggiunto – abbiamo evaso 26.019 pratiche che tradotto significa incontri, colloqui, sia di front office che di back office, per risolvere, se non caso per caso quasi l’esigenza piu’ impellente, quella della casa. Tenete conto che la Protezione civile, prima di noi, aveva adottato il metodo della ‘metropolitana di Tokyo’, cioe’ mettere dentro tutti a forza, andando via senza lasciarci uno straccio di banca dati. Noi abbiamo messo in ordine numeri e situazioni ed i riscontri che ci hanno permesso di far uscire dal progetto Case e dai Map 50 persone che non avevano requisiti – ha proseguito Cialente – o scoprire che in 150 percepivano contemporamente il contributo di autonoma sistemazionee ospitalita’ alberghiera”. Anomalie ha sottolienato il primo cittadino sui quali si stanno eseguendo degli accertamenti “visto che quando la Protezione civile e’ andata via non avevamo nessun archivio per poter effettuare i controlli. Ma una cosa e’ certa non sono stati fatti favoritismi per nessuno almeno da quando i controlli sono passati al Comune”.
Per Cialente il blocco di 122 appartamenti del Fondo immobiliare da parte di Fintecna e Fivit, “che non consente la liberazione alloggi che potrebbero essere messi a disposizione dei single e dei piccoli nuclei familiari. Il nostro lavoro duro e e preziosissimo- ha detto ancora il primo cittadino – e’ stato quello di trovare la casa giusta per la famiglia giusta grazie anche ad una sorta di socialismo reale”. Dati alla mano sono 569 i single senza sistemazione ai quali si aggiungono gli sfrattati dalle case A,B,C, “che Cialente considera “cani sperduti senza collare”. Sui ritardi il sindaco ha puntato il dito contro la Sge definendola “un jumbo senza guida o guidato da uno scimpanze’ ” ma anche contro la Regione Abruzzo, l’archietto Fontana e il Provveditaorato alle Opere pubbliche.
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