Minacce a Ricciuti, indagini Digos


L’Aquila – Un episodio che ricorda la lettera con un proiettile fatta pervenire in casa del sindaco Cialente, circa due anni fa: un grosso proiettile di arma da guerra. E’ confermato, questa mattina, quanto anticipato da un quotidiano circa minacce di morte e insulti pervenuti al consigliere regionale aquilano del PdL Luca Ricciuti, uno dei nomi di possibili “papabili” come assessore regionale al posto di Daniela Stati. Delega alla protezione civile, molto importante e delicata in Abruzzo dopo quel che è accaduto. Sul plico di minacce giunto a Ricciuti indaga la Digos della questura, trattandosi di un episodio che riguarda il mondo politico. Disparati i commenti dei vari esponenti politici questa mattina, dopo la divulgazione della notizia. Solidarietà a Ricciuti da tutte le parti e convinzione, da parte di esponenti del centrodestra, di essere stati “colpiti” per aver svolto un buon lavoro.
Con le minacce al consigliere regionale, c’è anche la riproduzione di una banconota da 50 euro con l’abbozzo del volto del senatore Piccone. Insulti per tutti, tipo “siete una banda di ladri”. Ma c’è qualcosa che non quadra, sia secondo gli ambienti politici, sia secondo gli investigatori: Ricciuti è un esponente del PdL con molti consensi anche nella Marsica, ma non è ritenuto un “picconiano” se non come normale orientamento politico. Piccone è il leader del PdL, quindi chiaramente Ricciuti è dalla sua parte, ma non è – come “corrente” – un “picconiano”. Quindi l’accostamento nel messaggio minaccioso pare costruito da persone che non conoscono bene la geografia politica.


01 Ottobre 2010

Categoria : Cronaca
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