Rifiuti, sindaco Brucchi in procura
Pescara – Lo aveva chiesto lui, è stato accontentato: questa mattina il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi (nella foto) è stato sentito per meno di due ore in procura dal capo dell’ufficio, Trifuoggi, e dai pm Mantini e Varone, in relazione all’inchiesta sull’inceneritore che in tanti volevano per forza costruire presso Teramo, evitando l’appalto. E’ la maxinchiesta in cui indagati per corruzione sono in parecchi, dall’ex assessore regionale Venturoni ai senatori Di Stefano e Tancredi, e lo stesso sindaco Brucchi. Secondo il poco che il sindaco ha detto ai giornalisti uscendo dagli uffici della procura, tutto chiarito. “Sono tranquillo, e lo ero anche prima – ha detto Brucchi – ma ora ho potuto fornire ogni spiegazione sulla mia posizione in questa inchiesta. Ho fiducia nei magistrati, ai quali ho spiegato di essere del tutto estraneo. Voglio continuare a fare il sindaco e a lavorare per la mia città ”. Dei 20.000 euro di cui parla l’inchiesta, Brucchi non ha detto nulla: si è trincerato dietro la riservatezza che secondo lui è doverosa sui dettagli dell’inchiesta. Da quanto hanno dedotto i giornalisti, se questi 20.000 euro sono transitati tra una tasca all’altra, quella di destinazione non era la tasca del sindaco. Prossima puntata, gli interrogatori dei senatori. Non si sa quando.
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